Pinochet Ugarte, Augusto

Dizionario di Storia (2011)

Pinochet Ugarte, Augusto


Militare e dittatore cileno (Valparaíso 1915-Santiago del Cile 2006). Generale di divisione nel 1972, divenne comandante supremo delle forze armate dal 1973, e nel settembre dello stesso anno guidò il colpo di Stato che depose il governo di Unidad Popular, presieduto da S. Allende. Presidente della Giunta militare al potere (1973-74), dal 1974 presidente della Repubblica, instaurò un regime dittatoriale, adottando misure fortemente repressive contro le opposizioni e una politica economica rigidamente liberista. Sconfitto nel plebiscito dell’ott. 1988, perse le successive elezioni presidenziali (dic. 1989), rimanendo tuttavia alla guida delle forze armate fino al marzo 1998; in qualità di ex capo dello Stato assunse un seggio vitalizio al Senato. Nell’ottobre 1998, mentre si trovava a Londra, P. fu arrestato in seguito a una richiesta di estradizione avanzata dalla magistratura spagnola; nel marzo 2000 tuttavia, dopo un lungo contenzioso, P. fu rilasciato per ragioni «umanitarie». Dopo il ritorno in patria, e alterne vicende, fu infine dichiarato processabile dalla corte suprema cilena (2004) per i crimini commessi durante i lunghi anni della dittatura. L’iter processuale di P. si interruppe poi a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute.

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