ROVERELLA, Aurelio

Enciclopedia Italiana (1936)

ROVERELLA, Aurelio

Pio Paschini

Cardinale, nato a Cesena il 21 agosto 1748, morto a Bourbonne-les-Bains (Champagne) il 5 settembre 1812. Passato a Roma a studiare diritto fu protetto da Pio VI, sicché entrò nella prelatura; fu uditore di rota nel 1785; il 21 febbraio 1794 fu creato cardinale. Nel febbraio 1797 caldeggiò la guerra contro iI Bonaparte. Partecipò al conclave di Venezia favorendo l'elezione di Pio VII. Costretto a lasciar Roma nel 1808 come gli altri cardinali nativi del Regno Italico, ebbe nel 1809 l'ordine di recarsi a Parigi. Colà si manifestò fra i più favorevoli alla politica religiosa di Napoleone I e riuscì a condurre dalla sua cardinali e prelati, mostrandosi il più influente fra i "cardinali rossi". Quando si trattò di strappare a Pio VII, relegato a Savona, l'approvazione del decreto del 5 agosto 1811 sancito dal concilio di Parigi riguardo l'elezione dei vescovi e fu mandata perciò una commissione di vescovi a Savona, Napoleone volle che le tenesse dietro un gruppo di "cardinali rossi" quali consiglieri del papa per indurlo più facilmente a consentire; fra costoro fu il R. Egli compilò il breve di Pio VII, con cui si riconosceva quanto s'era fatto a Parigi, ma che non contentò Napoleone che avrebbe voluto avere molto di più (settembre 1811). Era vescovo di Palestrina dal 17 maggio 1809.