Autoassicurazione

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

autoassicurazione


Metodo di gestione del rischio alternativo alla stipulazione di contratti di copertura del medesimo con imprese di assicurazione. Può ricorrere a questa strategia l’azienda che si trova nella condizione di affrontare un numero notevole di rischi analoghi, ai quali applicare il principio della legge dei grandi numeri, che permette di stimare con sufficiente precisione la frequenza media e l’importo globale di eventi dannosi. Autoassicurandosi, essa incorre in un costo che è mediamente inferiore a quello dei premi di assicurazione. Questi ultimi comprendono infatti, oltre al valore atteso del danno, anche un caricamento per spese e profitti dell’impresa assicurativa. Esempi di questo tipo di copertura potrebbero essere l’a. contro il furto e l’incendio di flotte di automezzi aziendali da parte di imprese dotate di un parco autoveicoli ampio e diversificato anche geograficamente, oppure contro i furti da parte di catene di supermercati. Rilevante è anche il caso di a. da parte di un’impresa venditrice di prodotti sui quali è concessa al compratore una garanzia di buon funzionamento per un certo periodo di tempo. In questi casi l’a. può essere vantaggiosa se l’impresa ritiene (per esperienza produttiva consolidata) che una certa percentuale di beni possa risultare difettosa per motivi casuali e non sistematici. La base di questa a. è ovviamente costituita dalla presenza di una clientela sufficientemente numerosa e da processi produttivi affidabili. Non di rado questa situazione diventa la premessa per la gemmazione da parte dell’azienda venditrice di una vera e propria impresa assicuratrice captive (➔).Questa nasce per fornire servizi assicurativi a una casa madre con un giro d’affari tale da rendere conveniente la formalizzazione, tramite una vera e propria impresa di assicurazioni controllata dalla casa madre, dell’attività di autoassicurazione. La captive ha due vantaggi: può ricorrere alla riassicurazione per la copertura dei sinistri che ritenesse troppo rischioso assumere in proprio e può, con il tempo, estendere la propria attività anche alla copertura di rischi di terzi, sfruttando innanzitutto le relazioni della casa madre con la propria clientela, con evidente risparmio delle spese inerenti la creazione di una rete commerciale.