AUTOMOBILISMO

Enciclopedia Italiana - IX Appendice (2015)

AUTOMOBILISMO

Alessandro Capriotti

Formula 1. Il 2006. Il 2007. Il 2008. Il 2009. Il 2010. Il triennio 2011-13. Il 2014. Rally

Formula 1. – Il Campionato mondiale di Formula 1 dal 2006 in poi è stato fondamentalmente caratterizzato da una generale linea di tendenza al contenimento dei costi. Alcune modifiche regolamentari in tal senso, pur non potendo trascurare sicurezza e affidabilità, hanno dovuto tener conto del generale momento critico, a livello economico; tuttavia gli sforzi per contenere le spese si sono spesso scontrati con il fatto che eventuali innovazioni tecnologiche, ancorché costose, sono sempre state una ragion d’essere notevole, in quanto forma di investimento, nella F1, soprattutto in caso di affermazione a livello agonistico. Tali cambiamenti, a volte autentiche limature e correzioni di modifiche precedenti, hanno riguardato principalmente elettronica, freni, gomme, appendici aerodinamiche, utilizzo e tipologia dei motori, test, forniture.

A tutto ciò vanno aggiunte alcune periodiche e delicate vicende a livello federale-organizzativo (discrepanze tra Federazione internazionale e rappresentanti dei costruttori, sospetti di conflitto di interessi a seguito di alcuni ingressi nel capitale azionario delle imprese, entità e uso dei diritti commerciali). Tali questioni sono state cause ed effetti nel contempo di accordi e trattative di enorme complessità, che in generale hanno comunque assicurato, pur con qualche rischio, una sostanziale stabilità al mondo della F1.

Il 2006. – Questa stagione è stata una sorta di replica di quella precedente, in quanto lo spagnolo Fernando Alonso ha conquistato, come nel 2005, la classifica finale del mondiale piloti (davanti, rispettivamente, ai ferraristi Michael Schumacher e Felipe Massa), correndo ancora con una Renault, che a sua volta, grazie anche all’apporto di Giancarlo Fisichella, ha acquisito il titolo costruttori per la seconda volta consecutiva con 206 punti contro i 201 della Ferrari.

Il 2007. – Diverse le novità alla vigilia della stagione 2007, dal ritiro (rivelatosi in seguito momentaneo) del campione tedesco M. Schumacher (sostituito in Ferrari dal finlandese Kimi Räikkönen), al passaggio del campione in carica Alonso, dopo cinque anni in Renault, alla McLaren, scuderia che ha schierato accanto allo spagnolo il britannicoLewis Hamilton, esordiente in F1. È stato proprio Räikkönen ad aggiudicarsi il titolo piloti, con 110 punti contro i 109 di Hamilton e Alonso; la Ferrari, grazie anche al contributo di Massa, ha acquisito la vittoria tra i costruttori con 204 punti, lasciando la BMW Sauber, seconda in classifica, a quota 101.

Il 2008. – Tra i movimenti contrattuali di questa stagione, da segnalare il ritorno di Alonso alla Renault; Ralf Schumacher si è ritirato dall’attività agonistica. Il titolo dei piloti è andato a Hamilton, su McLaren-Mercedes, con 98 punti contro i 97 di Räikkönen e i 75 dell’altro ferrarista Massa, piazzamenti d’onore che hanno permesso alla casa di Maranello di aggiudicarsi la graduatoria costruttori (172 punti, seconda la McLaren con 151).

Il 2009. – Questa stagione ha visto due incidenti di una certa gravità: il 25 luglio, nel corso delle qualifiche al Gran premio di Ungheria, il ferrarista Massa è stato colpito con violenza al capo da una molla persa da un’altra autovettura, chiudendo anticipatamente la sua annata agonistica (ma potendo comunque tornare regolarmente in attività alcuni mesi dopo). Il giorno successivo, durante la gara ufficiale, Alonso ha perso una ruota, evidentemente fissata in maniera difettosa nel corso di una sosta ai box, con tutti i rischi del caso. Il titolo dei piloti è andato a Jenson Button, su Brawn-Mercedes, con 95 punti contro gli 84 di Sebastian Vettel. La classifica costruttori, grazie anche all’apporto di Rubens Barrichello, giunto terzo, è andata alla stessa Brawn-Mercedes (172 punti, seconda la Red Bull Racing-Renault con 153,5).

Il 2010. – In vista di questa stagione è cambiato il criterio di attribuzione dei punteggi in base alla classifica di ogni gara. Mentre dal 2003 al 2009 i punti assegnati alle prime dieci posizioni erano, rispettivamente, 10, 8, 6, 5, 4, 3, 2, 1, 0 e 0, dal 2010 sono divenuti nell’ordine, sempre in relazione ai primi dieci in graduatoria, 25, 18, 15, 12, 10, 8, 6, 4, 2 e 1. Tra i cambiamenti nelle varie scuderie da segnalare il passaggio del campione del mondo in carica Button alla McLaren e soprattutto il clamoroso ritorno al-l’attività di M. Schumacher, a 41 anni, questa volta con la Mercedes. Alonso è passato alla Ferrari sostituendo Räikkönen. Il titolo dei piloti è andato al tedesco Vettel, su Red Bull Racing-Renault, con 256 punti contro i 252 di Alonso e i 242 dell’altro pilota Red Bull, l’australiano Mark Webber; tali punteggi hanno consegnato alla Red Bull la vittoria del campionato costruttori, davanti alla McLaren e alla Ferrari.

Il triennio 2011-13. – A parte l’annuncio del secondo ritiro da parte di M. Schumacher (ottobre 2012), in questi anni quasi tutte le scuderie più competitive hanno confermato la loro coppia di piloti titolari. Il successo del 2010 per l’accoppiata Vettel-Red Bull è stato il primo di una serie prestigiosa, in quanto si è replicato ininterrottamente per altre tre stagioni.

Nel 2011 il pilota tedesco si è imposto con 392 punti (Button secondo con 270), nel 2012 ha vinto con 281 punti contro i 278 di Alonso e nel 2013 ha conquistato il primo posto con 397 punti, lasciando il secondo, ancora Alonso, a quota 242; la sua scuderia ha vinto il campionato costruttori 2011 con 650 punti contro i 497 della McLaren-Mercedes, nel 2012 con 460 punti contro i 400 della Ferrari, seconda, e nel 2013 con 596 punti contro i 360 della Ferrari.

Il 2014. – In questa stagione, dopo il passaggio di Massa alla Williams, la Ferrari lo ha sostituito facendo tornare Räikkönen, che dal 2009 non ne faceva più parte. I due compagni di scuderia della Mercedes, il britannico Hamilton e il tedesco Nico Rosberg, si sono piazzati rispettivamente al primo e secondo posto della graduatoria piloti (384 punti contro 317), consegnando automaticamente il titolo costruttori alla propria squadra (701 punti per la casa tedesca contro i 405 della Red Bull, seconda). A fine stagione Alonso ha lasciato la Ferrari e si è accordato con la McLaren, mentre la casa di Maranello ha ingaggiato Vettel.

Rally. – Dal 2006 è proseguito il dominio del francese Sébastien Loeb, ininterrottamente vincitore della classifica piloti fino al 2012, sempre a bordo di un’auto Citroën; quest’ultima si è aggiudicata il titolo costruttori negli stessi anni, fatta eccezione per il 2006 e il 2007, in cui si è imposta la Ford. Nel 2013 e nel 2014 il titolo piloti è andato a un altro francese, Sébastien Ogier, che ha gareggiato su Volkswagen, casa vincitrice della graduatoria costruttori.

TAG

Rubens barrichello

Sebastian vettel

Fernando alonso

Sébastien loeb

Jenson button