AVEYRON

Enciclopedia Italiana (1930)

AVEYRON (A. T., 35-36)

Emmanuel de Martonne

Dipartimento della Francia, con capoluogo Rodez (14.201 ab.); comprende le sottoprefetture di Millau (15.528 ab.) e Villefranche-de-Rouergue (7423 ab.).

Formato nel 1790 con alcune terre dipendenti dalla provincia d'Alvernia, ma soprattutto dal Rouergue, dipendente dalla Guienna, l'Aveyron fa parte della giurisdizione dell'accademia di Tolosa, dell'arcivescovado d'Albi, della XVI regione militare (Montpellier), e della corte d'appello di Montpellier.

Ha 332.940 abitanti, che vivono su una superficie di 8743 kmq.: la densità è perciò scarsa (38 abitanti per kmq.). Situato a S. del Massiccio centrale, l'Aveyron comprende a NE. e a N. i monti e l'altipiano basaltico d'Aubrac (les Truques, 1442 m.), e il bacino carbonifero di Decazeville. La zona orientale e una parte del centro sono occupati dai Grands Causses (Causse de Rodez, de Sévérac, de Sauveterre, Causse Noir, Causse Larzac), elevati altipiani calcarei dalla superficie arida, cosparsa di tindouls, nei quali le acque circolano sotterranee oppure incidono dei cañons pittoreschi; nel fondo di questi gli abitanti vivono traendo le sussistenze da colture speciali. Ad O. e a SO. si stendono gli altipiani scistosi e granitici del Rouergue e del Ségalas (terreni da segala) (600 metri in media), dominati ad E. dai Palanges (1075 metri) e dal Levezou (1157 metri). Finalmente a S., presso il dipartimento del Tarn, s'innalzano a 1100 metri le vette tondeggianti di Marcou e di Merdelou. Il suolo assai accidentato rende difficile la circolazione; l'Aveyron non è quindi una località di gran traffico. L'unica ferrovia importante è un tronco della Parigi-Tolosa, che passa per Villafranche-de-Rouergue. Rodez, press' a poco nel centro e a contatto con regioni diverse (altipiani dei Ségalas, Causses, ecc.), è un nodo stradale, ma l'est non è percorso che dalle drailles, sentieri tracciati dalle greggi che d'estate salgono al monte.

La popolazione, prevalentemente agricola, è raggruppata nelle valli dei Causses e molto sparsa sugli altipiani granitici; e invero il dipartimento ricava le sue principali entrate dall'agricoltura (coltivazioni varie) e soprattutto dall'allevamento. Il clima, che d'inverno è rigido, limita certe colture; le principali sono: il frumento, che si esporta a Tolosa e ad Albi; la segala dei Ségalas, coperti dai castagneti oltre che dai pascoli; l'avena; le patate e il fungo ceppatello dei Ségalas, che viene esportato anche all'estero. L'allevamento è in pieno sviluppo: vacche da latte (razze di Salers e d'Aubrac) pascolano sulle alture, rinchiuse in mandre dentro le montagnes o recinti di pietre secche; nel mezzo di queste s'innalza il buron, dove si fa il formaggio; vi sono soprattutto innumeri greggi di pecore (più di 500.000 capi), che rappresentano un ventesimo di tutte le greggi di Francia, e che alimentano l'industria del famoso formaggio di Roquefort, conosciuto in tutto il mondo.

L'industria metallurgica è sorta a Decazeville e nei dintorni in grazia all'esistenza d'un giacimento di carbon fossile, dal quale si ricavano annualmente circa 850.000 tonnellate. Vi sono pure in paese alcune filande; si tesse la lana delle pecore, e, soprattutto a Millau, si fabbricano guanti di pelle d'agnello.

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