AVISIO

Enciclopedia Italiana (1930)

AVISIO (A. T., 24-25-26)

Lino Bertagnolli

Fiume della Venezia Tridentina, affluente di sinistra dell'Adige, è, per lunghezza di corso (87,3 km.), per ampiezza di bacino (940,50 kmq.) e per portata media, il terzo affluente importante dell'Adige, venendo subito dopo l'Isarco e il Noce. Nasce al passo della Fedaia, a 2046 m. d'altitudine, sui fianchi settentrionali della Marmolada, e dopo un ripidissimo percorso di 6,3 km. da E. a O. fra rocce dolomitiche, volge verso NO. per prendere poi, alla confluenza del rio Duron, a 1425 metri s. m. e a 11,7 km. dalla sorgente, la direzione di S.-SO. che mantiene per 34 km. di percorso fino a Ziano; quivi piega di nuovo verso O. e poi, da Molina alla foce, per altri 35,5 km., ancora verso SO. La pendenza media del fiume è di 21,1 m. al km.; è massima nel primo tratto, fino a Penia, dove è di 78,2‰ minore nei tratti successivi: fra Penia e Campitello 23,7‰, fra Campitello e Moena 19,3‰, fra Moena e Predazzo 45‰, da Predazzo a Molina 13,6‰, da Molina alla foce 16,6‰. La larghezza del letto varia da un minimo di 4 m. in qualche punto della Val di Cembra, a un massimo di oltre 1 km. alla foce, presso Lavis. Il regime è irregolarissimo: da magre di 5 mc. al secondo, a piene di oltre 1000 mc.; quella disastrosa del 1882 raggiunse i 1220 mc. di portata. Grande è la quantità di ghiaie e di sabbie che il fiume trasporta a valle; alla foce il suo ampio conoide di deiezione, lungo 3 km. e largo alla base più di 1 km., formando come un delta nell'Adige, ne spinge le acque sempre più contro la parete occidentale del letto. Per trattenere i detriti e frenare un po' il corso rovinoso delle acque, fu costruita dopo la piena del 1882, a 4 km. circa a monte della foce, la grandiosa diga di S. Giorgio, larga 60 m. e alta 20 m. La valle che l'Avisio percorre si divide in tre parti: la Val di Fassa, corrispondente al corso superiore, dalle sorgenti alla confluenza col Travignolo, tutta verde di pascoli e di prati; la boscosa Val di Fiemme, i cui prati sono spesso danneggiati dalle piene e dagli inghiaiamenti del fiume e che arriva fino alla confluenza del Rio di Cadino; e la Val di Cembra, da questo punto alla foce, attraversata dal corso inferiore del fiume che vi scorre quasi sempre incassato in profondi burroni.

Affluenti principali: sulla destra il Duron, il Soyal e il Rio di Costalunga; sulla sinistra il Rio di S. Nicolò, il Rio di S. Pellegrino, il Travignolo, il Rio di Cadino e il Rio di Brusago.

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