AZÀǦ, o azzàj, Azzàǧ

Enciclopedia Italiana (1930)

AZÀǦ, o azzàj, Azzàǧ (in amarico azzā́j "comandante")

Carlo CONTI-ROSSINI

Titolo abissino di carattere civile, specie d'intendente, di capo dei domestici, di maestro di casa. È anche il titolo dei giudici del tribunale supremo del re: in antico erano quattro, che il re sceglieva tra i figli di principesse reali maritate con uomini non appartenenti alla stirpe salomonide; il re Teodoro (1855-1868) ne portò il numero ad otto. Alla corte reale, gli azzā́j (oggi in numero di quattro) sono preposti al personale della casa del re e ai varî servizî di essa, prendendo dai servizî stessi speciale designazione: ya-west azzā́j "lo azzā́j della parte riservata della casa", ṭaǧ azzā́j "lo azzā́j amministratore delle dispense dell'idromele", ecc. Talora si conserva il titolo di azzā́j a un capo di distretto un cui avo ebbe tale carica presso il re.

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