BAḤREIN

Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1978)

BAḤREIN (V, p. 876; App. III,1, p. 200)

Gabriella Cundari
Paolo Minganti

REIN Nel 1971, anno in cui l'arcipelago ha conseguito l'indipendenza, la popolazione risultava di 216.078 ab., con una netta prevalenza di arabi (178.193) seguiti da persiani, indiani, pakistani e infine gruppi di europei tra cui prevalgono gl'inglesi. Questa sensibile eterogenità, già piuttosto evidente nei censimenti precedenti, è stata sempre più accentuata dallo sfruttamento delle risorse petrolifere.

La popolazione vive per la maggior parte (168.819 ab.) nei centri urbani e solo il 20% è da considerarsi rurale. Nella sola capitale, poi, si accentra oltre il 40% degli abitanti.

Le attività del settore primario, che pure in passato avevano offerto buone possibilità sia per la fertilità dei terreni, sia per le numerose sorgenti di acqua dolce utilizzabili per l'irrigazione, sia per l'abbondanza della pesca delle ostriche perlifere, sono oggi passate in secondo piano rispetto alle attività industriali, cui è dedito il 50% della popolazione attiva, e alle attività commerciali, favorite in ogni tempo dall'ottima posizione geografica, cui si dedica il 40%.

Tra le industrie, quelle legate al petrolio hanno naturalmente il peso maggiore; il petrolio estratto (3.756.000 t nel 1971) viene raffinato localmente (Awali), insieme a ingenti quantitativi di greggio proveniente dai vicini campi petroliferi di ad-Damman (Arabia Saudita). Accanto alle industrie petrolifere sono sorti numerosi altri complessi industriali: costruzioni nautiche, piccole industrie manifatturiere e tessili, cementifici, un importante stabilimento metallurgico dell'alluminio, diverse industrie alimentari (bevande, pesce, latte conservato). Il commercio con l'estero (principalmente Regno Unito, Giappone, Stati Uniti) vede come principali prodotti d'importazione manufatti, macchinari elettrici, prodotti tessili; come prodotti di esportazione soprattutto il petrolio.

Bibl.: A. Hakkima, The rise and development of Baharain and Kuwait, Beirut 1964; G. Grelou, d'industrialisation du Moyen Orient, in Annales de Géographie, LXXIV (1965), pp. 97-101; A. Fyzee, Introducing the Middle East, Mysore 1967.

Storia. - Ulteriori passi verso l'indipendenza furono rappresentati dall'emissione di francobolli (1960) e di una moneta propria, il dīnār del B. (1965); finalmente nel maggio 1970 la Persia accettò, sia pure con qualche riserva, il rapporto conclusivo di una missione delle Nazioni Unite che aveva visitato il paese nell'aprile, dal quale risultava che la maggioranza della popolazione era favorevole alla piena indipendenza. Questa venne proclamata il 14 agosto 1971, alla scadenza del trattato con la Gran Bretagna (con la quale venne firmato un trattato di amicizia); in conseguenza lo sheikh assunse il titolo di Emiro (17 agosto) e il Consiglio di stato di 12 membri, che dal gennaio 1970 esercitava per delega dello sheikh il potere esecutivo, si trasformò in governo autorizzato a dirigere gli affari sia interni sia esteri. Nel settembre lo stato fu accolto quale membro nella Lega araba e nelle Nazioni Unite. Nel dicembre 1972 si tennero le elezioni di un'assemblea costituente, e il 2 giugno 1973 la costituzione dello Stato fu approvata e promulgata; oltre alle normali libertà, essa garantisce ai cittadini insegnamento primario e assistenza sanitaria gratuiti. Fu costituita una Camera di 44 membri (di cui 14 ex officio, in quanto membri del governo, nominato dall'Emiro), che fu però sciolta nell'agosto 1975 in seguito a insanabili contrasti col governo; causa ultima fu l'opposizione a una legge, promulgata nell'ottobre 1974, che autorizzava il ministro degl'Interni a imprigionare per un periodo fino a 3 anni, senza farli comparire davanti ai tribunali, gli elementi sospetti. Alla fine del 1974 nuove pressioni, specialmente saudiane, perché il B. aderisse a una federazione con il Qatar ed eventualmente con gli stati della Costa della Tregua trovarono, come nel passato, una fredda accoglienza.

Bibl.: Oriente Moderno, voll. XL-LIV, Roma 1960-1974; M. T. Sadiq, W. P. Snavely, Bahrain, Qatar and the United Arab Emirates: Colonial Past, Present Problems and Future Prospects, Lexington, Mass., 1972.

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