BAIONA

Enciclopedia Italiana (1930)

BAIONA (Bayonne; A. T., 35-36)

Henri PATRY
Valeria BLAIS Georges FONTAINE

Città della Francia sud-occidentale, capoluogo di circondario nel dipartimento dei Bassi-Pirenei. È posta alla confluenza della Nive e dell'Adour ed è divisa da questi fiumi in tre parti: la Grande Baiona, sulla riva sinistra della Nive, la Piccola Baiona, sulla riva destra, e il sobborgo Saint-Esprit, sulla riva destra dell'Adour, riunito alla città per mezzo di un lungo ponte sul fiume e dominato dalla cittadella costruita dal Vauban nel 1674-79. Baiona è un vecchio centro amministrativo, religioso e militare; conta ora 28.215 ab. e il suo movimento è in gran parte dato dalla notevole quantità di gente che si riversa nella vicina Biarritz. Ha solamente alcune fabbriche di cioccolato e salati, ma il suo traffico è invece abbastanza attivo perché confluiscono in essa i prodotti della Navarra, delle Lande e dei Bassi Pirenei: vini, materie resinose, legnami da costruzione, lane di Spagna e del Béarn. Abbastanza buono è il porto sull'Adour, che è stato in tempi recenti molto migliorato. Importanti linee ferroviarie riuniscono la città a Bordeaux, a Pau, alla Spagna (linea costiera); una linea a scartamento ridotto e un tram elettrico a Biarritz. Baiona è piazzaforte di prima classe, sede di vescovato, di tribunale di prima istanza e di commercio; possiede un interessante museo e alcuni istituti d'istruzione.

Monumenti. - Dei monumenti antichi restano gli avanzi importanti della cinta fortificata dell'antica Lapurdum con cortine e torri del sec. IV; al Medioevo risale la cattedrale di Santa Maria, iniziata nel 1213, compiuta nel deambulatorio e nella raggiera delle cappelle prima del 1250, nel coro prima del 1300 (il chiostro del 1240 è stato restaurato). La navata della chiesa è del sec. XIV, con vetrate del XVI; nel braccio sud vi è un portale scolpito della fine del sec. XIII. Il Château-Vieux ha torri circolari. Nel secolo XVII Baiona fu fortificata dal Vauban (restano quasi intatte le mura con due porte), e il sistema di difesa fu completato dal Château-Neuf e dalla cittadella nel sobborgo di Santo Spirito. La statua del cardinale Lavigerie, del Falguière, è il solo abbellimento del sec. XIX. Il Museo basco, fondato nel 1922, presenta collezioni regionali per la storia, il mobilio e i costumi. Il museo Bonnat, fondato nel 1923 con il lascito del pittore Bonnat, ha importanza eccezionale: contiene antiche sculture egiziane, greche, romane; due statue tolosane del 1330, provenienti dalla cappella di Rieux e opere del Girardon, del Bouchardon, del Pigalle, del Falconet, del Pajou, del Casanova, del Barye, del Carpeaux, del Falguière. Per la pittura, oltre quadri di scuola francese, italiana, fiamminga, spagnola e inglese, il museo possiede una ricca collezione di disegni, senza dubbio la più bella che un artista abbia riunito dopo quella di Thomas Lawrence, con fogli del Botticelli, del Mantegna, di Leonardo, del Perugino, di Tiziano, di Raffaello, di grandi ȧrtisti fiamminghi e francesi fino al Corot e al Millet.

Bibl.: Bulletin de la Soc. de sc. et des arts de Bayonne, voll. 7, 1874-85; Gleizes, Cathédrale de Bayonne, in Mém. Soc. arch. du Midi, 1847, V; H. Poydenot, Quelques mots sur l'ancienne Bayonne, in Congrès archéol. de France, 1888-89; Ducéré, Hist. topog. et anecd. des rues de Bayonne, Baiona 1887; Personnaz et G. Bergès, Le Musée de Bayonne, Parigi 1925.

Storia. - I Romani costruirono nel luogo dell'odierna Baiona la cittadella di Lapurdum e vi tennero una guarnigione. Non si sa con certezza quando vi si diffuse il cristianesimo: una tradizione locale vuole che il primo vescovo sia stato il martire San Leo, ma notizie un po' più sicure dell'esistenza di una diocesi di Labourd o di Baiona si cominciano ad avere solo nel sec. VI-VII. Poi, per circa tre secoli, non se ne ha più notizia: è probabile che la città fosse distrutta dai Normanni, come quasi tutte quelle dell'Aquitania. Sede di un vicecomes, alla fine del sec. XII la città cominciò ad avere maggiore libertà di sviluppo grazie alla carta di affrancamento che il suo vescovo, Raimondo di Martres, ottenne nel 1120 da Guglielmo il Trovatore, conte di Poitiers e duca d'Aquitania. La pesca, specialmente la pesca della balena nel golfo di Guascogna, la concia delle pelli, il traffico sulle coste della Francia e della Spagna, il commercio dei vini con l'Inghilterra, l'arricchirono rapidamente; anche la dominazione inglese, imposta alla città per il matrimonio d'Eleonora di Guienna con Enrico II re d'Inghilterra (1152), fu molto favorevole allo sviluppo dei suoi commerci.

Le libertà politiche della città erano ancora scarse: si limitavano a un collegio di dodici giurati: Ma il 19 aprile 1215 Baiona approfittò degl'imbarazzi del re Giovanni senza Terra per ottenere da lui una costituzione, che l'eresse in comune con diritto d'eleggere il suo consiglio dei cento pari e di presentare al re una lista di tre candidati, tra i quali egli doveva scegliere il maire, cioè il supremo magistrato cittadino.

Nel 1294 Filippo il Bello prese possesso di Baiona, ma già l'anno seguente la citta aprì le sue porte ad Edoardo I d'Inghilterra, che le accordò nuovi privilegi. Fedele agl'Inglesi, nel 1374 respinse un attacco del re di Castiglia, alleato con la Francia, e quando nel 1451 fu assediata dalle truppe di Carlo VII, comandate da Dunois e Gastone di Béarn, essa si difese con straordinaria energia ma dovette capitolare. Provò poi la sua fedeltà verso la Francia sostenendo, contro gli Spagnoli specialmente, numerosi assedî (da ricordare quello dal 1523). Il suo commercio, già in decadenza, riacquistò qualche cosa dell'antica prosperità, quando, nel sec. XVIII, la città fu dichiarata porto-franco.

Bibl.: Balasque e Dulaurens, Études historiques sur la ville de Bayonne, voll. 3, Baiona 1862-75; H. Poydenot, Récits et légends relatifs à l'histoire de Bayonne, voll. 2, Baiona 1876; R. Veillet, Recherches sur la ville et sur l'église de B., Pau 1910; E. Ducéré, Dictionn. histor. de B., voll. 2, Baiona 1911-13.

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata

TAG

Edoardo i d'inghilterra

Giovanni senza terra

Golfo di guascogna

Filippo il bello

Thomas lawrence