BALDOVINO IV, re di Gerusalemme

Enciclopedia Italiana (1930)

BALDOVINO IV, re di Gerusalemme

Francesco Cognasso

Figlio di Amalrico I e della prima consorte Agnese di Courtenay, successe all'età di soli tredici anni al padre e fu incoronato il 15 luglio 1174. Già era afflitto dalla lebbra, che inutilmente cercarono di combattere medici europei ed arabi. Ma l'esempio del padre e l'educazione avuta da Guglielmo di Tiro gli diedero ancor giovane tale coscienza dei doveri di principe che non solo sopportò la sua malattia con la maggiore energia morale, ma nessuna fatica risparmiò nella sua opera di reggitore dello stato. Dopo la morte di Nūr ed-dīn, i dissensi fra gli eredi procurarono ai principi latini di Siria una certa tranquillità, per quanto il visir d'Egitto, il Saladino, iniziasse la conquista della Siria. Baldovino IV avrebbe voluto, mentre il momento era ancor favorevole, ripigliare l'offensiva; ma le condizioni dello stato, dopo le guerre di Amalrico I, non glielo permettevano. B. sperò in Filippo conte di Fiandra, recatosi nel 1177 in pellegrinaggio a Gerusalemme, e gli offrì la corona purché vi si fermasse e ne dirigesse la difesa. Ma il principe, dopo accettato solo di partecipare a una spedizione contro Hārim, finita con un vano assedio di mesi, se ne partì lasciando abbattuti e umiliati gli spiriti.

Nel novembre del 1178, il Saladino invase il regno con grandi forze; B. audacemente lo affrontò. Aveva pochi soldati, ma saldi e pronti al sacrificio per la fede. Davanti al nemico, essi s'inginocchiarono a pregare; poi lo attaccarono e volsero in fuga, sebbene assai superiore di numero. L'anno appresso, prese B. il sopravvento, ma i cristiani non potevano più riparare alle continue perdite d'uomini. Vani gli appelli all'Europa. Nel 1180, B. riuscì a far pace col Saladino. Ma costui riprese nuovamente le armi, quando Rinaldo di Chatillon, dal suo castello di Kerak, assalì una carovana in viaggio dalla Siria all'Egitto. Occupata nel 1183 Aleppo, il Saladino raggiunse quell'unificazione della Siria e dell'Egitto che Amalrico I aveva cercato d'impedire. B., che aveva dato la sorella Sibilla in seconde nozze a Guido di Lusignano, fratello del connestabile del regno, gli affidò nel 1183 il governo, per preparare la successione. Ma Guido si dimostrò incapace di ogni iniziativa militare e politica, mentre l'esercito del Saladino già minacciava dal Giordano. Il re si decise allora a riconoscere quale erede del trono il nipote Baldovino, nato a sua sorella Sibilla dal primo marito Guglielmo di Monferrato, mentre Guido di Lusignano si ribellava e si chiudeva in Ascalona, dove il re lo assalì ed assediò. B. morì nel marzo 1185, dopo avere, pure all'estremo di ogni sua forza, partecipato a una spedizione di soccorso al castello di Kerak, assediato dal Saladino.

Bibl.: v. baldovino ii.

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