Banca

Enciclopedia dei ragazzi (2005)

banca

Giulia Nunziante

Il luogo di incontro tra chi presta denaro e chi lo riceve

La banca è una particolare impresa a cui le famiglie e le aziende affidano i loro risparmi. Questi soldi rappresentano un prestito concesso dai risparmiatori alla banca, che in cambio deve pagare un interesse, cioè una somma di denaro che dipende dalla quantità di denaro depositato. Alla banca fanno ricorso anche le famiglie e le imprese che hanno bisogno di un prestito in quanto non possiedono sufficiente denaro, impegnandosi a pagare un interesse. Nella banca si incontrano quindi coloro che versano denaro (creditori) e coloro a cui viene concesso un prestito (debitori). Il sistema bancario ha conosciuto negli ultimi anni un radicale mutamento che ne ha ridisegnato i compiti e le funzioni.

Origini della banca

Già nell'antica Babilonia esisteva l'usanza di dare in custodia i propri averi ai templi o al palazzo reale. In Grecia e successivamente a Roma fu affidato a privati (cambiavalute), su concessione dello Stato, anche il compito di assicurare il cambio tra le varie monete. La figura del mercante-banchiere del Medioevo rappresenta una prima risposta all'esigenza di migliorare i servizi offerti al commercio. Prestando denaro ai sovrani, il banchiere otteneva in cambio privilegi commerciali e la riduzione delle tasse.

Con la diffusione dei primi titoli di credito (12°-13° secolo), i banchieri si adoperarono per proporre ai loro clienti nuovi servizi. Nello stesso periodo si costituirono, principalmente a opera di ordini religiosi, i primi Monti di pietà che offrivano ai più bisognosi prestiti a costi contenuti. Nel 16° secolo numerosi banchieri privati furono costretti a chiudere le loro attività a causa dei debiti accumulati; si svilupparono in Italia e all'estero i banchi pubblici che, pur non effettuando prestiti, si occupavano della gestione dei soldi dello Stato, della custodia delle monete depositate e del pagamento per conto dei clienti.

A partire dal Seicento si costituirono, inizialmente nelle principali piazze commerciali (Amsterdam, Amburgo) e successivamente in tutto il continente europeo, vere e proprie banche moderne che emettevano titoli di credito in cambio dei soldi versati.

Le funzioni della banca

La banca è un'impresa che raccoglie moneta presso i risparmiatori e la presta a coloro che gliela richiedono. La banca è quindi un'intermediaria, nel senso che facilita l'incontro tra le famiglie e le imprese che versano i loro risparmi, prevalentemente depositandoli, e le famiglie e le imprese che richiedono un prestito.

La sua funzione di intermediazione è particolare in quanto i creditori che le affidano il loro risparmio possono facilmente prelevare il denaro depositato grazie a strumenti diversi messi a disposizione dalla banca (assegni bancari, bancomat, carta di credito, e altro).

La banca svolge anche numerosi altri servizi che hanno assunto nel corso del tempo sempre maggiore rilievo rispetto alle sue tipiche attività: acquista e vende titoli in borsa, offre informazioni e consigli alle imprese e alle famiglie che devono decidere come utilizzare il proprio patrimonio, propone contratti di assicurazione contro rischi diversi.

La raccolta di denaro

La prima funzione svolta dalla banca è la raccolta di denaro. Quando una persona non intende consumare tutto il suo denaro può portarlo in banca e depositarlo sul suo conto. In cambio riceve della moneta bancaria, un documento (per esempio, un libretto di assegni) che dà la possibilità di utilizzare per i suoi pagamenti il denaro versato.

Quando il risparmiatore intende pagare un acquisto utilizzando il denaro depositato, deve compilare un assegno con la data, la somma da pagare, il nome della persona o dell'impresa venditrice e la sua firma. La moneta bancaria si distingue dalla moneta legale, costituita da monete e banconote, in quanto è rappresentata da un titolo in cui si legge una promessa di pagamento. La banca è tenuta a versare all'intestatario del conto degli interessi corrisposti sulla base del denaro che è stato depositato.

Esistono diversi sistemi con cui la banca 'raccoglie' il risparmio, distinti per il modo in cui il risparmiatore può utilizzare il denaro versato. Se ha un deposito in conto corrente, il risparmiatore può utilizzare la somma di denaro necessaria alle sue spese compilando un assegno, oppure utilizzando il bancomat o la carta di credito. Il deposito in conto corrente offre inoltre la possibilità di usufruire di altri servizi, quali il versamento della pensione o dello stipendio direttamente sul conto e il pagamento automatico delle bollette (telefono, energia elettrica, gas, e così via).

La banca raccoglie denaro anche con il deposito a risparmio in seguito all'apertura del quale rilascia al cliente un libretto di risparmio sul quale saranno annotate tutte le operazioni di versamento e prelievo dal conto. In questo caso per utilizzare il denaro depositato o versarne altro il risparmiatore è costretto a recarsi in banca. Questo 'sistema di raccolta' si distingue dal precedente per il fatto che il risparmiatore utilizza con meno facilità la somma versata: per pagare questo disagio, la banca di solito offre al cliente interessi maggiori.

L'impiego dei soldi raccolti

Poiché è molto difficile che tutti i creditori di una banca decidano contemporaneamente di ritirare il denaro depositato, la banca ha la possibilità di impiegare una parte dei depositi ricevuti, mentre ne trattiene un'altra sotto forma di contante. Questa riserva serve a far fronte ai pagamenti realizzati dai creditori della banca, per esempio mediante assegni o con il bancomat o i prelievi.

La Banca centrale (vedi oltre) indica alle banche la quota del denaro raccolto che deve essere tenuta come deposito obbligatorio (riserva obbligatoria). La banca può comunque decidere di detenere riserve monetarie maggiori rispetto a quelle indicate (riserva libera). La rimanente parte dei soldi raccolti è prestata ai clienti della banca sotto forma di crediti bancari a fronte dei quali gli stessi clienti sono tenuti a versare periodicamente una somma di denaro sotto forma di interessi.

Esistono diverse modalità di credito che la banca offre, per venire incontro alle richieste dei suoi eventuali debitori. Il cliente che ha bisogno di denaro può recarsi in banca e richiedere per esempio uno sconto di effetti: in questo caso la banca anticipa il valore di un titolo di credito del cliente. La banca può anche concedere l'apertura di credito, aumentando la disponibilità di denaro del deposito, oppure il mutuo per un acquisto, per esempio di una casa, che rappresenta un vero e proprio prestito da restituire mediante rate da pagare periodicamente.

Altri servizi offerti dalla banca

La banca offre anche numerosi altri servizi, spesso grazie all'appartenenza a un gruppo bancario a cui possono fare capo altre banche e imprese particolari. Quando il cliente si reca in banca, per il suo tramite, può quindi acquistare e vendere valute estere, titoli quotati in Borsa, titoli emessi dallo Stato. Presso le sue casseforti può depositare, in una cassetta di sicurezza personale, gioielli, denaro, titoli.

La banca può, dietro richiesta del cliente, trasferire del denaro dal suo conto corrente a un conto in un'altra banca, magari all'estero, oppure pagare, addebitandole sul suo conto, le imposte. La banca è spesso in grado di offrire informazioni e consigli per l'acquisto e la vendita di titoli. Con l'home banking (o banca telematica), la banca consente inoltre di svolgere da casa, tramite telefono o computer, la maggior parte delle operazioni bancarie. Infine, il cliente può richiedere alla banca di gestire il suo patrimonio e acquistare servizi assicurativi.

La Banca centrale

La Banca centrale è un'istituzione che controlla la quantità totale di moneta nazionale e vigila sul mercato bancario. La prima funzione è esercitata con il ricorso a diversi strumenti di politica monetaria. La Banca centrale, a differenza delle altre banche, può infatti coniare moneta o stampare banconote. Se, dunque, decide di acquistare titoli di credito sul mercato mediante una cosiddetta operazione di mercato aperto, immette in cambio nuova moneta. Viceversa, se la Banca centrale vende titoli di credito sul mercato riceve moneta dagli acquirenti, e quindi riduce la quantità di moneta in circolazione. Il controllo sulla quantità di moneta è molto importante perché se c'è troppa moneta sul mercato i prezzi tendono ad aumentare e la moneta perde valore, causando fenomeni di inflazione.

La Banca centrale è anche detta 'banca delle banche' in quanto, pur non svolgendo alcuna delle funzioni proprie delle banche, ha la possibilità di prestare denaro a quelle che hanno bisogno di contante. In particolare, anticipa il denaro chiesto in cambio del pagamento di un interesse (tasso di sconto). La Banca centrale, infine, vigila sul corretto funzionamento del sistema bancario al fine di tutelare il risparmio.

L'attuale sistema bancario italiano

Durante gli anni Novanta il sistema bancario italiano ha subito ampi e profondi mutamenti, determinati soprattutto dalla legge bancaria del 1993, dalla creazione del Sistema monetario europeo e della Banca centrale europea, nonché dalla presenza sempre più diffusa di banche estere. Inoltre, fin dal 1990, lo Stato ha voluto ridurre la sua presenza sul mercato bancario vendendo ai privati la proprietà delle banche pubbliche. Nasce in questo periodo la cosiddetta 'banca universale' in grado di svolgere, nei confronti di tutti i settori economici, operazioni bancarie diverse, precedentemente attribuite in esclusiva a banche speciali, nonché altri servizi che tradizionalmente non rientravano nell'ambito di competenza delle banche. A partire dalla seconda metà degli anni Novanta alcune grandi banche ne hanno acquistate altre più piccole, mentre certe banche minori si sono unite tra loro. La costituzione di gruppi bancari ha permesso quindi l'offerta dei servizi non solo sul mercato nazionale ma anche all'estero.

Alla fine del 2003 erano presenti in Italia 788 banche operanti sul mercato attraverso poco più di 30.500 sportelli in Italia e 75 all'estero. Inoltre, operavano nel paese 82 gruppi bancari che controllavano 225 banche italiane.

La Banca centrale europea e l'Eurosistema

La Banca centrale europea (BCE) è nata nel 1998 con il compito di definire e realizzare una politica monetaria unica per tutti gli Stati che adottano l'euro. Ha sede a Francoforte sul Meno. Con le banche centrali dei paesi dell'area dell'euro, tra cui la Banca d'Italia, forma il Sistema europeo delle banche centrali o Eurosistema. La BCE tiene sotto controllo la quantità di moneta presente sul mercato con diversi mezzi. Prima di tutto, le banche centrali dei paesi dell'area dell'euro hanno bisogno della sua autorizzazione per coniare nuove banconote e monete in euro. Inoltre la BCE decide il valore del tasso di sconto, e cioè l'interesse che deve essere pagato dalle banche quando queste ricorrono a prestiti delle banche centrali nazionali. Tutti i paesi dell'area dell'euro partecipano alla definizione degli obiettivi di politica monetaria (quantità di moneta sul mercato e tasso di sconto) e si impegnano a perseguirli con i necessari interventi.

Le banche centrali e le banche svolgono un ruolo molto importante nella crescita economica dei paesi e assicurano stabilità ai mercati nazionali e internazionali. Grazie alla loro funzione di intermediazione, utilizzano il denaro risparmiato e affidato loro dai creditori, prestandolo alle famiglie e alle imprese che invece ne sono sprovviste.

La Banca d'Inghilterra

Alla fine del 17° secolo fu fondata la Banca d'Inghilterra, il primo istituto centrale che emetteva moneta. Questo modello di sistema bancario, caratterizzato dalla presenza di una sola banca pubblica di emissione di denaro, si estese progressivamente agli altri Stati europei ed extraeuropei. Alla banca centrale veniva concesso in monopolio il potere di stampare nuova moneta secondo regole definite che assicuravano la stabilità dell'economia del paese. Solo nell'età moderna, caratterizzata da crescenti scambi commerciali e dallo sviluppo della grande industria, la banca ha contribuito alla diffusione dei mezzi di pagamento, offrendo servizi sempre più ricercati e attenti a soddisfare le esigenze dei clienti.

Le parole della banca

Bancomat: tessera elettronica che offre la possibilità, digitando il codice personale segreto, di prelevare il denaro, di richiedere informazioni sul conto in qualsiasi momento presso gli sportelli automatici delle banche in convenzione e di pagare direttamente gli acquisti effettuati.

Carta di credito: tessera elettronica che consente di pagare senza contanti gli acquisti effettuati. Si differenzia dal bancomat in quanto il pagamento viene registrato sul conto in un momento successivo.

Creditore: colui che presta del denaro.

Debitore: colui che prende a prestito del denaro.

Gruppo bancario: insieme di banche e di altre imprese facenti capo a una banca capogruppo che le controlla.

Interesse: somma di denaro pagata dal debitore al creditore sulla base del denaro prestato. Rappresenta il costo del prestito. Quando il cliente è creditore della banca e ha depositato presso di essa del denaro, l'interesse è pagato dalla banca al risparmiatore ed è periodicamente versato sul suo conto. Quando il cliente ha chiesto e ottenuto un prestito dalla banca, l'interesse è pagato dal cliente che dovrà restituire la somma prestata e versare, periodicamente, gli interessi.

Intermediazione creditizia: attività svolta dalla banca quando concede un prestito ai clienti che glielo richiedono utilizzando il denaro depositato dai clienti risparmiatori, senza che necessariamente i suoi debitori e i suoi creditori entrino in contatto.

Moneta bancaria: assegni e altri documenti emessi dalla banca e rilasciati dall'acquirente al venditore per pagare l'acquisto di un bene o un servizio utilizzando il denaro depositato in banca.

Moneta legale: monete e banconote.

Prelievo: ritiro di denaro dal proprio conto in banca.

Risparmiatore: colui che non consuma tutto il suo denaro ma ne risparmia una parte.

Versamento: deposito di denaro presso il proprio conto in banca.

Alcune banche particolari

La banca etica è una banca che concede prestiti alle imprese e alle famiglie soprattutto con lo scopo di alleviare situazioni di povertà nel proprio paese o all'estero e di tutelare l'ambiente. Quando il risparmiatore apre un conto presso la banca etica ha la possibilità di esprimere le sue preferenze circa il settore in cui vuole che la banca impieghi il suo denaro. La banca etica inoltre si impegna a offrire un'informazione chiara sui clienti che ricevono i prestiti e sui criteri in base ai quali sono stati selezionati.

La banca telematica è una banca che consente al cliente di svolgere la maggior parte delle operazioni via Internet. Digitando il codice personale segreto nell'area riservata ai clienti del sito della banca, si ha la possibilità in qualsiasi momento e luogo di avere informazioni sul conto, effettuare versamenti e accedere ad alcuni servizi offerti dalla banca, come il pagamento di tasse e bollette, il ritiro di un nuovo libretto di assegni, la ricarica del cellulare, la vendita e l'acquisto di titoli di credito.

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