BARNABA da Modena

Enciclopedia Italiana (1930)

BARNABA da Modena

Lucia Bertini

Pittore del XIV secolo. Poche sono le notizie sicure che possediamo circa la sua vita. A Modena egli passò forse la gioventù; fu poi in Liguria e in Piemonte: un documento del 1361 prova la sua attività, in collaborazione con Angelo da Firenze, a Genova dove poi nel 1364 B. ricevette il primo pagamento per pitture eseguite nella cappella del Palazzo Ducale. Prova indubbia della sua buona fama è l'invito fattogli nel 1380 dall'Opera del duomo di Pisa di condurre a termine nel camposanto pisano le storie di S. Ranieri, che Andrea da Firenze aveva iniziate. B. andò a Pisa, e vi lasciò opere sue; ma niente appare di sua mano nel camposanto, dove le storie di S. Ranieri furono continuate invece da Antonio Veneziano. Nel 1383 l'artista è ancora a Genova e questa è l'ultima data nota intorno alla sua attività artistica e alla sua vita.

Rimangono di B. molte opere, le quali per la maggior parte raffigurano la Vergine col figlio; grazioso gruppo, che si ripete quasi uguale nelle varie tavole, e dove le figure appaiono fini di lineamenti e dolci di espressione, e rivestite di stoffe venate d'oro, come per una continuazione delle vecchie forme bizantine; il che fa di B., benché dimostri buone qualità di forma e di tecnica, un pittore ritardatario. Fra queste opere sono prime, in ordine di tempo, la Vergine della galleria Städel di Francoforte, quelle del Museo di Berlino, e della Pinacoteca di Torino, provenienti dalla chiesa di S. Domenico in Rivoli; del 1374 è la grande tavola della National Gallery di Londra con l'Incoronazione della Vergine, la Trinità con la Vergine, S. Giovanni e i simboli degli Evangelisti, la Madonna col Bambino e un angelo che presenta i due committenti, la Crocifissione con i consueti episodî. Più tarda è la tavola di San Giovanni Battista in Alba, datata 1377; mentre a Pisa si conservano di lui una Madonna nella chiesa di S. Francesco e una seconda, proveniente da S. Giovanni dei Fieri, al Museo civico, dove gli sono inoltre attribuite due tavole che, senza dubbio, facevano parte d'una stessa composizione, e rappresentano una i Ss. Pietro e Giacomo, l'altra i Ss. Antonio Abate e Andrea. Opera che ha rispondenza con queste pisane è il polittico della chiesa di Lavagnola, presso Savona, da datarsi quindi intorno al 1380. Altri dipinti di B. sono a Genova, a Savona, a Ventimiglia, a Tortona, a Pisa, a Modena e a Colonia.

Bibl.: A. Venturi, in Thieme-Becker, Künstler-lexikon, II, Lipsia 1908 (con la bibl. precedente); C. Ricci, B. da M., in The Burlington Mag., XXIV (1913-1914), pp. 65-69; F. M. Perkins, Un dipinto ignorato di B. da M., in Rassegna d'arte, 1916, p. 203; P. Toesca, Dipinti di B. da M., in Boll. d'arte, n. s., II (1923), pp. 291-94; R. van Marle, The Development of the Italian Schools of Painting, IV, l'Aia 1924, pp. 368-84.

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