Basofilo

Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)

basofilo

Gianni Marone
Caterina Detoraki

Granulocita derivante da un precursore midollare che dopo differenziazione circola nel sangue periferico costituendo ca. lo 0,2% dei leucociti totali. Queste cellule hanno un diametro di 5÷7 μm, un nucleo eccentrico e citoplasma ricco di granuli secretori contenenti importanti mediatori della flogosi come l’istamina, la basogranulina, alcune citochine (IL-4 e IL-13) e chemiochine (MIP-1α e IL-8). I basofili esprimono sulla superficie cellulare il recettore ad alta affinità per le IgE (FcεRI). L’attivazione di tale recettore stimola la sintesi e il rilascio dei mediatori contenuti nei granuli stessi. L’attivazione immunologica di tali cellule induce la sintesi di cisteinil leucotriene C4 e la sintesi di specifiche citochine che modulano, tra l’altro, la funzione dei linfociti. I basofili insieme ai mastociti tessutali, sono considerati le cellule effettrici primarie delle reazioni di ipersensibilità immediata che caratterizza la flogosi allergica. Queste cellule svolgono un ruolo significativo in alcune infezioni batteriche (per es., da Helicobacter pylori), virali (infezioni da HIV-1) e parassitarie. Indagini recenti indicano che i basofili contribuiscono alla neoformazione di vasi sanguigni (angiogenesi) attraverso la produzione di diverse forme di fattori angiogenici (VEGF).

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