BATHYKLES

Enciclopedia dell' Arte Antica (1959)

BATHYKLES (Βαϑυκλῆς)

M. T. Amorelli

Scultore del penodo arcaico, nativo di Magnesia sul Meandro. È una figura quasi leggendaria: di lui sappiamo che gli Spartani, in un momento non ben precisabile, lo chiamarono ad eseguire il trono di Apollo che si venerava ad Amicle, pochi km a S di Sparta. Pare strano il fatto che si sia data a un maestro della Ionia una ordinazione così importante in un periodo in cui fiorivano nel Peloponneso molte scuole d'artisti (v. amyklai).

Di questa sua unica opera ricordata abbiamo una descrizione ricca di particolari, ma non chiara in tutti i punti, nell'opera di Pausania (iii, 18,6 - 19,5). Si tratta di una "cattedra a più posti", collocata all'aperto, con alta spalliera e ornata con una serie di rilievi con figurazioni mitologiche. I soggetti erano 45, con in più alcune figure che la tarda tradizione riteneva che rappresentassero concittadini condotti da B. per aiutarlo nel lavoro, concezione inammissibile in età arcaica, e sfingi e belve consuete nella decorazione del tempo. Poiché Pausania cita i nomi con sicurezza, si può credere che alle figure si accompagnassero delle iscrizioni. Dodici quadri rappresentavano fatti di Eracle, parecchie erano le leggende dei numi; quelle degli eroi appartenevano a varî cicli (Teseo, Perseo, Bellerofonte, Tindaro, i Dioscuri, Peleo, Cadmo ecc.).

Le scene del fregio esterno erano: 1) Zeus e Posidone rapiscono le figlie di Atlante. 2) Eracle combatte con Cicno. 3) Eracle in lotta con i Centauri. 4) Teseo conduce innanzi a sé il Minotauro legato. 5) Le danze al canto di Demodoco. 6) Perseo uccide la Medusa. 7) Eracle combatte con il gigante Turio, Tindareo con Eurito. 8) Ratto delle Leucippidi. 9) Hermes trasporta Dioniso fanciullo all'Olimpo. 10) Eracle condotto da Atena sull'Olimpo. 11) Peleo porta Achille da Chirone. 12) Eos rapisce Cefalo. 13) Gli dèi portano regali per le Armonia. 14) Achille combatte con Memnone. 15) Eracle punisce Diomede. 16) Eracle uccide Nesso. 17) Hermes conduce le tre dee a Paride. 18) Adrasto e Tideo dividono Anfiarao e Licurgo. 19) Hera osserva Io trasformata in mucca. 20) Atena che fugge Efesto. 21) Eracle uccide l'Idra. 22) Eracle conduce Cerbero. 23)I figli dei Dioscuri, Anaxias eMnasinoos, a cavallo, e il loro cugino Nikostratos, figlio di Elena, con il suo fratellastro Megapenthes, entrambi sullo stesso cavallo. 24) Bellerofonte uccide la Chimera. 25) Eracle rapisce i buoi di Gerione.

Le scene del fregio interno erano 14: 1) La caccia calidonia. 2) Eracle in lotta con gli Attorioni. 3) I Boreadi inseguono le Arpie. 4) Teseo e Piritoo rapiscono Elena. 5) Eracle e il leone. 6) Apollo e Artemide uccidono Tityos. 7) Eracle in lotta con il Centauro Oreio. 8) Teseo e il Minotauro. 9) Eracle e Acheloo. 10) Hera fatta prigioniera da Efesto. 11) I giochi funebri di Pelia. 12) Menelao in lotta con Proteo. 13) Admeto attacca un leone e un cinghiale al carro nuziale. 14) I Troiani portano a Ettore i doni funebri.

Più della metà dei soggetti ivi raffigurati si riscontrano in opere che ci sono giunte, specialmente in pitture di vasi e rilievi in lamina di bronzo del periodo arcaico.

Il trono recava pure un simulacro di Artemide Leucofriene, divinità peculiare della città di origine di B., simile all'Artemide Efesia. A destra c'erano Echidna e Tifone, a sinistra alcuni Tritoni. Sotto il sedile, davanti e dietro, due Canti e due Horai (Stagioni) e, tra queste statue, poste come sostegni, l'ara che reggeva il peso dell'idolo, scolpita con figure di numi e di eroi, tra i quali Giacinto, che la tradizione locale asseriva sepolto là sotto. Una porta di bronzo nella parete sinistra dava accesso all'heròon, per le celebrazioni di culto in onore del giovane eroe. Il materiale, benché Pausania non l'indichi, è da credere che fosse il marmo, certamente policromato: di bronzo, con la faccia dorata, era il colosso d'Apollo, alto 30 cubiti (circa m 14). Tale misura ci permette di immaginare le dimensioni del trono. La descrizione di Pausania non è sufficiente a dare un'esatta idea del monumento e quindi ogni ricostruzione grafica che finora è stata tentata risulta certamente solo approssimativa (cfr. vol. i, fig. 474). L'elemento più sicuro è la figura di Apollo, che si vede su monete della Laconia.

Già nel sec. V il nome dell'artista è associato alla leggenda dei sette sapienti, ossia riferito alla fine del sec. VII.

Bibl.: C. Robert, in Pauly-Wissowa, III, 1899, cc. 124 ss., s. v.; W. Amelung, in Thieme-Becker, III, 1909, p. 31 ss.; E. Fiechter, Amyklae, Der Thron des Apollon, in Jahrbuch, XXXIII, 1918, pp. 107, ss.; W. Klein, Zum Thron des Apollo von Amyklae, in Arch. Anz., XXXVII, 1922, c. 6 ss.; W. Déonna, Dédale, Parigi 1930, II, p. 43, n. 2; Ch. Picard, Manuel, I, Parigi 1935, pp. 462-465.

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