Batteriofago

Dizionario di Medicina (2010)

batteriofago


Particella virale submicroscopica (chiamata anche fago), capace di riprodursi soltanto all’interno della cellula batterica, determinandone il più delle volte la dissoluzione (lisi). I b. sono considerati un gruppo di virus parassiti specifici dei batteri (virus batterici). Sono costituiti da una testa poliedrica, che contiene il materiale genetico (DNA o RNA), racchiuso da un involucro proteico, e da una coda cilindrica più esile, contrattile. Le dimensioni dei b. sono variabili: alcuni possono essere molto piccoli e contenere 5 o 6 geni, altri molto grandi e contenerne più di 100. Il ciclo vitale inizia con l’adesione del b. alla cellula batterica ospite, all’interno della quale viene iniettato l’acido nucleico. Ne può seguire la moltiplicazione vegetativa a spese dei costituenti del batterio (ciclo litico), oppure l’integrazione nel materiale genetico del batterio stesso (ciclo lisogeno): il genoma fagico integrato viene definito profago. Nel caso del ciclo litico, il b. è detto virulento, nel caso del ciclo lisogeno, temperato. B. temperati possono fungere da agenti trasportatori (processo di trasduzione) di determinati geni da un batterio a un altro (➔ lisogenia). La presenza del profago può influenzare la virulenza del batterio ospite.

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