BELLUNO

Enciclopedia dell' Arte Antica (1959)

BELLUNO (Bellunum)

B. Forlati Tamaro

Città di origine veneta. Fu municipio romano sulla via tra Aquileia e Virunum (Mariasaal presso Klagenfurt), ascritto alla tribù Papiria: dei magistrati municipali sono ricordati i duoviri, detti anche quattuorviri quando considerati con gli edili nel loro complesso, un prefetto, un questore, i decurioni, un flamine, così come abbiamo menzione del culto a Giove e ad Esculapio; degli artigiani ricordiamo un collegio di fabri. Gli abitanti sono detti Bellunates in iscrizioni su roccia che segnavano il confine del suo territorio. Nel Museo Civico sono conservati notevoli resti di tombe preistoriche che risalgono circa al terzo periodo atestino (V-IV sec. a. C.: i ritrovamenti più importanti provengono dalla vicina Caverzano) e confermano le notizie tramandateci da Plinio e da Tolomeo sulla più antica comunità veneta. Poche, per non dire nulle, le tracce romane, all'infuori delle iscrizioni, fra cui una dedicata a Salonina moglie di Gallieno, e del bel sarcofago a fianco del Duomo, che reca scene di cacia.

Bibl.: C. I. L., V, p. 192 ss.; Not. Scavi, 1888, p. 407. Per Caverzano: Not. Scavi, 1878, p. 114; 1880, p. 27; 1883, p. 213 ss.; 1895, p.327 (cfr. anche A. Callegari, in Not. Scavi, 1941, p. 33); A. Degrassi, in Memorie Acc. Naz. Lincei, s. VIII, v. II, f. 6, 1930, p. 329; N. Degrassi, in Bull. Museo Impero romano, XLVIII, 1940, p. 17 ss.; G. B. Pellegrini, Contributo alla romanizzazione della provincia di B., Belluno 1949.