BRANDIMARTI, Benedetto

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 14 (1972)

BRANDIMARTI, Benedetto

Isa Belli Barsali

Pittore, figlio di Brandimarte, se ne ignorano la data di nascita (presumibilmente intorno al 1562)e quella di morte. Il Martini lo dice allievo di Agostino Ghirlanda da Fivizzano. Lavorò da giovane a Lucca a opere che non conosciamo, e dovette raggiungere una certa fama se il nobile lucchese Pompeo Amolfini, segretario a Genova di Giannandrea Doria, lo raccomandava al principe. Il 12 ott. 1581il B. sottoscrisse a Lucca l'atto con cui si metteva a stipendio dal Doria per 120scudi l'anno, e poiché contemporaneamente riceveva 6 scudi per il viaggio, è presumibile si trasferisse a Genova subito dopo. Mancano notizie fino al 1585. In quell'anno e l'anno seguente si trovava, per ordine del principe Doria, in Spagna "a' servizi di D. Giovanni Idiacquez", (doc. in Merli-Belgrano).

Nel 1588il B. era di nuovo a Lucca dove, secondo il Sardini, firmava e datava un'Annunciazione ("Benedictus Brandimartius Luce fecit Dei auxilio anno Domini MDLXXXVIII"). In Lucchesia è rimasto un quadro firmato, rappresentante il Martirio di s. Andrea, nella chiesa parrocchiale di S. Andrea di Compito (Capannori), recentemente restaurato. Tornò una seconda volta a Genova, dove si trovava nel 1590. In quell'anno dipingeva due pale d'altare con Natività e Assunzione di Maria per la chiesa di S. Agostino di Loano, firmate e datate. La pala con Decollazione di s. Giovanni, firmata, era commissionata, sempre nel 1590, da G. B. Saluzzo per la sua cappella in S. Pietro in Banchi. A Genova rimangono anche le quattro tele per gli sportelli dell'organo di S. Benedetto (con S. Cecilia David, due Apostoli), che sono state accostate dalla Terminiello Rotondi allo stesso momento creativo delle tele di Loano, mentre è andata perduta la pala con Annunciata nella stessa chiesa, firmata e datata 1592 (Soprani-Ratti).

La Natività di Loano rivela precise affinità compositive con le due opere lucchesi di fra' Bartolomeo (Apparizione dell'Eterno alle sante Maddalena e Caterina e Madonna della Misericordia), entrambe già in S. Romano e oggi al Museo Nazionale. Per l'impianto cromatico chiaro e luminoso e gli effetti cangianti, la pittura del B. è stata avvicinata ad opere di Andrea del Sarto e del Pontormo dalla Terminiello Rotondi, che non esclude la possibilità di una derivazione parmigianinesca (secondo il Trenta avrebbe soggiornato da giovane a Bologna) per le mosse e sfrangiate superfici.

Nel 1598 il B. era di nuovo a Lucca, dove il 17 agosto comprava alcune stanze in contrada di S. Pietro Maggiore per ampliare la sua casa (Arch. di Stato di Lucca, ser. Vincenzo Provenzali). Il Sardini - che gli assegna insieme con il Martini anche l'Assunzione con i dodici apostoli sull'altare maggiore della collegiata di Camaiore (Versilia), da altri detta di Francesco del Tintore - ha fatto l'ipotesi che, per le poche opere lasciate a Lucca, il B. dopo il ritorno da Genova dovesse intraprendere altri viaggi. Tra le opere lucchesi sono registrate la pala d'altare ordinata dalla Società dei pizzicagnoli per l'altare maggiore di S. Benedetto in Gottella, con La Madonna con Bambino tra s. Benedetto,s. Margherita e altri due santi (che al tempo del Sardini fu trasferita in S. Michele) e una Lapidazione di s.Stefano, firmata (Sardini), già nella chiesina della villa Altogradi, oggi Luiso, a Colognora di Compito (Lucca).

Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Lucca, Archivio Sardini, n. 124 Miscellaneo: G. Sardini, Notizie di B. B., pp. 1-10; V. Marchiò, Il forestiere informato delle cose di Lucca, Lucca 1721, pp. 275, 297; G. C. Martini, Viaggio in Italia [1725-1745], a cura di O. Trumpy, Massa-Modena 1969, p. 295; R. Soprani-C. G. Ratti, Delle vite de' pittori scultori ed architetti genovesi, I, Genova 1768, p. 467; L. Lanzi, Storia pittorica della Italia, I, Firenze 1822, p. 187; S. Ticozzi, Diz. dei pittori, I, Milano 1818, p. 65; T. Trenta, Notizie di pittori,scultori e archit. lucchesi, in Mem. e doc. per servire all'istoria del ducato di Lucca, VIII, Lucca 1822, pp. 101 ss.; A. Merli-L. T. Belgrano, Il palazzo del principe Doria a Fassolo in Genova, in Atti della Soc. lig. di st. patria, X (1874), I, p. 61; I. Belli Barsali. La villa a Lucca dal XV al XIX sec., Roma 1964, p. 123; G. Terminiello Rotondi, L'attività di B. B. in Liguria, in La Provincia di Lucca, X (1970), 1, pp. 139 ss.; I. Belli Barsali, Guida di Lucca, Lucca 1970, pp. 129, 224; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, IV, p. 531.

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