BHOPAL

Enciclopedia Italiana (1930)

BHOPAL (A. T., 93-94)

Cesare CALCIATI
Carmine CIALFI
Virginia Vacca

Uno degli stati indigeni dell'India centrale, sotto la Bhopal Agency; copre un'area di 17.869 kmq a N. dei M. Vindhya. Il territorio presenta in massima parte il paesaggio a savana dell'altipiano di Mālwā; la zona delle arenarie è coperta da una giungla molto fitta e ricca, dove compare il teak (Diaspyros tomentosa), mentre i trappi del Deccan favoriscono le acacie. Nel SE. emergono le colline calcaree dei Vindhya. La fauna, grossa e minuta, abbonda; il clima è relativamente salubre. L'agricoltura, data la relativa estensione dei fertili suoli neri, è prospera per quanto lo consente il monsone, poiché l'irrigazione è scarsissima e i sistemi di coltivazione assai primitivi: i principali suoi prodotti sono frumento, poi cotone, oppio, zafferano, betel, pelli, burro. La popolazione del Bhopal, estremamente decimata dalle carestie del 1896-97 e 1899-900, conta 692.448 a. (1921), in grande maggioranza indù; essa include anche un certo numero di tribù dravidiche, animistiche (68.000) del gruppo Gond, localizzate nella parte meridionale del territorio dello stato.

La capitale, Bhopal, situata a 512 m. s. m., a 23°16′ N. e 77°25′ E., è costruita in luogo molto pittoresco sulla riva del lago Pukhta-Pul Talao ("lago del ponte di pietre"), diviso in due da una diga. Aveva 77.000 ab. nel 1901, 45.094 nel 1921, con una forte percentuale di maomettani (54%). Possiede interessanti monumenti: il Palazzo della Begam, la Cittadella, la Grande e la Piccola Moschea.

Altri centri notevoli dello stato sono Sehore (17.000 ab.), Ashta, Ichhawar, Berasia.

Storia. - Lo stato del Bhopal, il più importante principato indiano vassallo dopo Haidarabad, fu fondato da Dōst Moḥammed Khān, capitano di ventura afghano al servizio di Awrangzeb, alla morte del quale (1707) si proclamò sovrano indipendente col titolo di nawwāb. Egli morì nel 1740; i due figli e i tre nipoti che gli succedettero, fanciulli o inetti, si mantennero sul trono grazie ad una serie di ottimi ministri indù. L'ultimo nipote, Ḥayāt Moḥammed Khān (morto nel 1807), iniziò con l'Inghilterra nel 1778 relazioni amichevoli durate ininterrottamente fino a oggi. Negli ultimi anni del sec. XVIII il Bhopal fu devastato dai briganti Pinḍārā e dai Mahrāṭhā; si affermò in questo periodo il ministro Mohammed Khān, cugino del nawwāb, che fu capo effettivo dello stato anche sotto il suo successore Ghawth Moḥammed. Egli lottò fino al 1813 contro i Marāṭhā di Gwalior e Nagpur, che si sarebbero impadroniti del Bhopal senza l'intervento britannico, e morì nel 1816 Gli succedette il figlio Naẓar Moḥammed, genero del sovrano nominale, a cui gl'Inglesi riconobbero con un trattato la sovranità ereditaria, contro l'impegno di fornire truppe. La vedova Qudsiyyah Begum resse lo stato fino al 1837 per la figlia Sikandar Begum, sposata al cugino Giahānghīr Mohammed, che il governo britannico riconobbe sovrano. Vedova nel 1844, Sikandar Begum regnò fino al 1868 con grande energia e saggezza; nel 1857 si distinse per la fedeltà all'Inghilterra durante la rivolta dei sipay, ed ebbe in cambio molti onori e l'estensione del territorio. Le succedette la figlia Shāh Giahān, ottima sovrana, e a questa, nel 1901, l'unica figlia Sulṭān Giahān Begum. Essa ha abdicato nel 1926 a favore del figlio Nawwāb Hāǵǵī Moḥammed Ḥamīdullāh Khān Bahādur, l'attuale sovrano, tenente colonnello britannico.

Nel 1927 l'imperatore delle Indie riconobbe alla dinastia il diritto di successione in linea femminile quando manchino eredi maschi; nello stesso anno fu costituito nel Bhopal il Consiglio legislativo. Un agente politico britannico, dipendente dalla Central India Agency, risiede nella capitale del Bhopal.

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