SAVOIA, Bianca di

Enciclopedia Italiana (1936)

SAVOIA, Bianca di

Francesco Cognasso

Figlia di Aimone conte di Savoia e di Iolanda di Monferrato, nacque forse a Chambéry nel 1336. Nel 1347 il gruppo dei feudatarî che governava in Savoia per il giovane Amedeo VI pensò di far sposare Bianca a Umberto II delfino di Grenoble; fallite quelle trattative, nel 1350 per celebrare e assicurare la pace fra i Savoia e i Visconti si convenne che Bianca sposasse Galeazzo II Visconti nipote del signore e arcivescovo di Milano, Giovanni. L'accordo (26 maggio 1350) stabilì che Galeazzo donasse alla sposa 40.000 fiorini; li ritirò in realtà il fratello Amedeo VI che, per quella somma e per i 10.000 fiorini ch'egli avrebbe dovuto come dote versare, costituì alla sorella e al cognato in feudo le terre di Chanaz, Monthey, Yenne.

Il matrimonio fu celebrato a Rivoli (Torino) il 28 settembre 1350; dalle nozze nacquero, il 15 ottobre 1351, Gian Galeazzo, detto poi Conte di Virtù, e, qualche anno dopo, Violante.

Bianca di S. ebbe grande influenza sul marito e più tardi sul figlio: se ne servì per agevolare i buoni rapporti fra i Savoia e i Visconti. Così a più riprese partecipò alle discussioni politiche; nel 1374 si recò agli eserciti presso Casale per agevolare l'intesa fra Amedeo VI e Gian Galeazzo; uguale atteggiamento ebbe nel 1378 a Pavia. Ebbe sua residenza preferita a Pavia, finché visse il marito, nel castello da lui eretto, e quando fu vedova, nel palazzo detto di Cortevecchia dentro la città. Nel 1373 Galeazzo II le diede i feudi di Monza, Abbiategrasso, San Colombano, Binasco, Coazzano; e facendo vita modesta poté depositare a Venezia cospicui risparmî. Il figlio le diede nel 1380 il castello di Vigevano ed essa si preoccupò di farlo restaurare. Nell'aprile 1387 fece celebrare nel suo palamo le nozze per procura della nipote Valentina col duca d'Orléans e morì il 31 dicembre dello stesso anno. Fu sepolta nel monastero di Santa Chiara, da lei fondato in Pavia e dotato di ricco patrimonio; il figlio Gian Galeazzo fondò in suo ricordo un ospizio per nobili decaduti, come essa aveva vagheggiato.

Bibl.: Sul matrimonio, la questione della dote e la data della nascita del figlio, vedi: D. Muratore, B. di S. e le sue nozze, in Archivio stor. lomb., 1907, p. 5; sulla sua vita in Pavia: Magenta, I Visconti e gli Sforza nel castello di Pavia, Milano 1883, e Dell'Acqua, B. Visconti di S. in Pavia e l'insigne monastero di S. Chiara la Reale, Pavia 1893; sui suoi libri: D'Adda, Indagini storiche sulla libreria viscontea-sforzesca del castello di Pavia, Milano 1875; sulla sua pietà: A. Ratti, Una lettera spirituale a B. di S., Milano 1909 (per nozze Borromeo).