BOMBA

Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)

BOMBA (VII, p. 364)

Alberto Baldini

I continui studî ed esperienze nel campo delle armi hanno portato al perfezionamento anche delle bombe a mano. Tali perfezionamenti riguardano soprattutto i sistemi di sicurezza e il raggio d'azione delle bombe. Sono attualmente in dotazione presso l'esercito italiano i seguenti tipi: a) bomba Breda mod. 35, del peso di gr. 200, compresa una carica di scoppio di gr. 55 di tritolo binitronaftalina; b) bomba a mano O. T. O., del peso di gr. 149, di cui 36 di miscela detonante; c) bomba S. R. C. M. mod. 35, del peso complessivo di gr. 193, compresi 45 gr. di miscela detonante.

I tre tipi di bomba sono stati costruiti in modo che il raggio d'azione delle schegge ed il potere offensivo di queste siano contenuti entro 15 metri; qualche scheggia può arrivare anche oltre i 20 metri ma con potere offensivo nullo. Per ragioni di sicurezza il lancio dovrà, di massima, essere effettuato almeno a 20-25 metri.

Ogni tipo di bomba "attiva" (da guerra) ha una corrispondente bomba "inerte"; quest'ultima, pur essendo sprovvista di capsula, detonatore e carica di scoppio, possiede tutti gli organi di sicurezza esterna, in modo che il suo lancio richiede gli stessi momenti e le stesse operazioni necessarie per il lancio delle bombe attive.

Nell'aeronautica la bomba rappresenta l'armamento offensivo più importante. Le bombe che essa impiega sono dei seguenti tipi:

a) ad esplosivo (tritolo); si suddividono in bombe ordinarie da kg. 3000, 1000, 800, 500, 250; bombe mina da kg. 100, 50, 15; bombe a frattura prestabilita, da kg. 12; bombette "spezzoni" da kg. 2;

b) bombe incendiarie.

Sono di impiego eventuale le bombe a gas.

In marina vengono impiegate bombe antisommergibili per la lotta contro il naviglio subacqueo; sono munite di uno speciale congegno che permette di regolare a volontà la profondità di scoppio.

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