ORBICCIANI, Bonaggiunta

Enciclopedia Italiana (1935)

ORBICCIANI, Bonaggiunta

Santorre Debenedetti

Rimatore lucchese del secolo XIII. Risulta giudice e notaro in documenti tra il 1242 e il 1257. Fiorì intorno a lui una piccola scuola poetica strettamente legata ai Siculi e più a Guittone. Tutto convenzione e artificio nelle canzoni e nei sonetti, quando tratta forme più libere, nelle ballate e nel discordo, si lascia tentare qua e là a guardare con i suoi occhi; qui è qualche raro spunto di poesia. Un anonimo lo rimprovera d'avere seguito troppo da presso la maniera di Iacopo da Lentini; egli, da parte sua, biasima il Guinizelli d'oscurità. Giudizî severi sull'O. pronunziò Dante nel De vulgari eloquentia (I, xiii, i) e in un passo famoso del canto XXIV del Purgatorio.

Ediz.: Le rime sono state pubblicate in G. Zaccagnini e A. Parducci, Rimatori siculi-toscani del Dugento, Bari 1915.

Bibl.: F. P. Luiso, Per la biografia di B. O., in Arch. stor. ital., s. 7ª, VIII (1927), p. 37; P. Guidi, Ancora per la biogr. di B. O., in Boll. storico lucchese, I (1929); E. Coffari, B. O., Palermo 1934.