BOWLS

Enciclopedia Italiana (1930)

BOWLS


. Antico giuoco inglese, le cui origini risalgono al sec. XIII e forse al XII. Ha qualche somiglianza col giuoco delle bocce (v.); dall'Inghilterra passò in America e in varî paesi d' Europa. È curioso notare che negli Stati Uniti parecchi luoghi, e un intero quartiere di New York, presero nome dal campo riservato a questo esercizio (Bowling Green).

Il campo, livellato il più possibile, misura circa mq. 33,44, ed è circondato da un fossato. I giocatori, per lo più in numero di quattro per parte, dispongono di due o di quattro palle ognuno; le palle sono di legno, lievemente più convesse da un lato; il pallino è di porcellana. Chi giuoca deve, senza che uno dei piedi si stacchi dalla striscia di partenza, avvicinare al pallino la propria palla. Gli altri debbono cercare di fare un punto migliore, o di togliere le palle avversarie. I quattro giocatori si chiamano rispettivamente: lead, second, third e skip, ognuno con incarichi diversi; la maggior responsabilità spetta allo skip, che ha la direzione della sua parte, getta il pallino e giuoca per ultimo. I giocatori omologhi delle due parti giuocano alternativamente. I punti si calcolano secondo le palle accostate; ogni partita va in genere sino ai 21 punti.

Questo giuoco ha molte altre regole minuziose, che qui non giova ricordare. Esso si distingue dalle bocce soprattutto perché esige una precisione molto maggiore e un'organizzazione minuziosa di cui le popolari bocce non hanno bisogno.

In Scozia si giuocano quattro diversi tipi di partita: drawing, guarding, trailing e driving. Si tratta anche qui di regole precise che rendono più complicato e attraente questo giuoco, in origine molto (e secondo alcuni troppo) elementare.

Bibl.: S. Aylwin, The Gentle Art of Bowling, Londra 1904; J. A. Manson, The Bowler's Handbook, Londra 1906; id., The Complete Bowler, Londra 1912.

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