BRISTOL

Enciclopedia dell' Arte Medievale (1992)

BRISTOL

M.Q. Smith

(Brycgstow, Bristow, Bristoll(i)um nei docc. medievali)

Città dell'Inghilterra occidentale, B. fu originariamente, come è attestato nel Domesday Book, inclusa nella contea di Gloucester; nel 1373 fu elevata al rango di contea autonoma da Edoardo III, un privilegio che conservò fino al 1973. Il nucleo centrale di B. è posto su di un istmo di importanza strategica all'interno di un'ansa del fiume Frome, laddove esso confluisce nell'Avon, in corrispondenza dell'ultimo punto favorevole per l'attraversamento a ca. 7 miglia dalla costa (od. Avonmouth). Sebbene i tracciati viari da E a O e da N a S ripercorrano quelli delle vie di epoca preistorica, in età medievale fu la via d'acqua ad assumere grande importanza: verso N, risalendo il Severn, si giungeva alle Midlands, verso O al Galles e alla Scozia, verso S alla Guascogna e alla penisola iberica, e oltre l'Atlantico fino all'Islanda.I romani costruirono una piccola città e un porto, Abonae, più a valle; scarsi sono i reperti rinvenuti nel centro di B. risalenti all'epoca tardoromana o al primo periodo sassone. A Westbury-on-Trym, ca. 4 miglia a N dal centro di B., era situato un monastero anglosassone (716-973 ca.), del quale rimane un considerevole materiale documentario ma scarse testimonianze archeologiche.Dal Mille ca. B. si sostituì completamente a Westbury-on-Trym, ma le fasi del primo sviluppo urbano rimangono ancora incerte; le testimonianze archeologiche sono frammentarie, cosicché rimangono ancora non chiarite le relazioni tra gli insediamenti del centro e quelli sulle colline vicine, come Redcliffe, Bedminster, o nelle vicinanze della cattedrale.L'importanza di B. è testimoniata dall'esistenza di una famosa zecca: le monete più antiche risalgono forse già al regno di Etelredo II (978-1016), ma certamente a quello di Canuto (1016-1035). L'espansione di B. e il suo sviluppo civico sono ben documentati da una serie di statuti (Charters), il primo dei quali risale al 1155.Il tracciato delle mura è in parte ricostruibile dalle indagini archeologiche; delle porte urbiche è conservata solo quella posta al di sotto della torre di S. Giovanni Battista. Scarse anche le notizie sulla fase medievale del B. Bridge, che fu ricostruito nel 1764-1768 e alterato nel 1861. A E del ponte, in posizione facilmente difendibile, su una cresta tra Avon e Frome, si ergeva il castello, quasi completamente smantellato dopo la conquista della città da parte delle truppe di Cromwell nel 1655. Diversi scavi archeologici, il più recente nel 1989, hanno permesso di ricostruire alcuni momenti della sua storia, particolarmente per il periodo anteriore alla sua prima attestazione documentaria nel 1088. I reperti archeologici rinvenuti nell'area del castello e in altre zone hanno consentito di ricostruire una precisa stratigrafia della ceramica, proveniente specialmente dalle fornaci di Redcliffe e di Ham Green.A causa della carenza di testimonianze documentarie la sequenza delle fondazioni delle chiese più antiche è ancora incerta: intorno al 1200 se ne possono collocare ca. quindici. Materiali relativi all'epoca precedente la conquista sono stati rinvenuti nel corso di scavi condotti al di sotto di due chiese distrutte dai bombardamenti: St Mary-le-Port, nelle vicinanze del B. Bridge, e St Augustine the Less, nei pressi della cattedrale. Nella cattedrale si conserva la più importante lastra anglosassone, databile intorno al 1050 e raffigurante la Discesa di Cristo al limbo.L'architettura normanna è rappresentata dalle arcate della chiesa di All Saints e dalla navata di St James, priorato benedettino fondato nel 1129. L'abbazia di St Augustine, cattedrale dal 1542, fu fondata intorno al 1142 dai Canonici di s. Agostino: la sala capitolare e la grande porta (del 1165 ca.) ne costituiscono i resti più significativi.Il più importante dei tredici ospedali è quello di St Mark, detto dei Gaunts (ora noto come Lord Mayor's Chapel), fondato intorno al 1220: è un raffinato edificio dei secc. 13°-16°, che contiene una importante serie di monumenti e una composita collezione di vetri medievali acquistata all'inizio del 19° secolo. Dell'ospedale di St Bartholomew si conserva la portineria, decorata da una raffinata statua della Madonna con il Bambino, opera della 'scuola di Wells'; il sito è stato inoltre indagato archeologicamente. Si conservano anche parti degli edifici claustrali del convento dei frati domenicani, fondato intorno al 1227, incorporate nel convento dei Quaccheri. Nel corso dello scavo parziale della Temple Church sono state scoperte le fondazioni di una navata ad andamento circolare. Le opere più significative del periodo c.d. early English sono il portico interno settentrionale di St Mary Redcliffe e la Elder Lady Chapel della cattedrale, documentata intorno al 1220.B. si pose all'avanguardia nell'architettura europea con la costruzione, tra il 1298 e il 1330 ca., della nuova Lady Chapel e del coro della cattedrale di St Augustine. Il coro si presenta come una Hallenkirche - la sua volta principale costituisce uno sviluppo di quella della cappella di St Stephen a Westminster -, con le navate minori coperte con volte a botte trasversali sorrette da archi-diaframma, concezioni innovative che compaiono anche nella volta costolonata del vestibolo della Berkeley Chapel. L'edificio sembra aver avuto esiti quasi immediati, dato che alcuni suoi elementi progettuali ricompaiono a Siena e a Praga. Le vetrate che ornavano la Lady Chapel sono ancora per buona parte conservate.Nello stesso periodo vennero intrapresi i lavori di trasformazione di St Mary Redcliffe, con il portico esterno settentrionale di impianto esagonale; i lavori proseguirono nella navata meridionale, il cui disegno delle volte con costoloni intrecciati esercitò una larga influenza, e nel transetto meridionale; la chiesa fu completata nel periodo del c.d. perpendicular style. L'edificio nel suo complesso è uno dei più interessanti dell'Inghilterra e custodisce arredi e monumenti di eccellente qualità, in particolare quello del ricco mercante William Canynges.La maggior parte delle altre chiese parrocchiali, e particolarmente quelle di St John Baptist e di St Stephen, vennero trasformate nelle forme del perpendicular style. I campanili di St Mark, St Mary-le-Port, St Michael, St Stephen, St Thomas e della Temple Church caratterizzano ancora la città. Nella cattedrale di St Augustine il transetto e la torre centrale furono rimodellati e dotati di volte a nervature; il coro venne arricchito di stalli con misericordie decorate con divertenti soggetti tra i quali l'immagine di Reynard the Fox. Nella chiesa di St Mark, la Poyntz Chapel presenta una volta a nervature a ventaglio nello stile di corte dei Tudor, mentre il pavimento è decorato da piastrelle portoghesi.Le indagini archeologiche sugli insediamenti abitativi hanno portato alla scoperta di una casa normanna in Tower Lane; altri importanti scoperte sono state fatte nel sobborgo di Redcliffe, specialmente lungo la riva e nella Canynges House, un grande edificio il cui famoso pavimento in piastrelle del sec. 15°, rimosso nel 1913, 'e attualmente conservato a Londra (British Mus.). Sono stati inoltre condotti studi sul sistema di approvvigionamento idrico, che in epoca medievale avveniva attraverso condotte provenienti dalle colline circostanti.La grande croce tardomedievale che, come raffigurato nel Mayors Calendar (1479), era posta originariamente nel quadrivio centrale della città fu rimossa nel 1733 e spostata nelle vicinanze della cattedrale; nel 1762 fu venduta e ricollocata come elemento decorativo nei giardini di Stourhead, nel Wiltshire.Tra i manoscritti liturgici provenienti dall'abbazia di St Augustine, ora cattedrale, i più interessanti sono i frammenti di un antifonario del sec. 14° e un salterio miniato di squisita fattura (ora a Křivoklát, Castello, Bibl., I.b.23).Il City of Bristol Mus. and Art Gall. ospita dipinti, stampe e materiali archeologici; gli arredi religiosi, come per es. i quattro candelabri di Limoges provenienti da St Thomas, sono esposti nel St Nicholas Church Museum. La maggioranza dei fondi archivistici è depositata al Record Office.

Bibl.:

Fonti. - W. Barrett, The History and Antiquites of Bristol, Bristol 1789; J. Dallaway, Antiquities of Bristow in the Middle Centuries, Including the Topography of William Wyrcestre and the Life of William Canynges, Bristol 1834; Historia novorum, a cura di B. Thorpe, 2 voll., London 1848-1849; The Maire of Bristowe is Kalendar by R. Ricart, a cura di L.T. Smith (Camden Society, n. s., 5), London 1872; T.P. Wadley, Notes or Abstracts of the Wills Contained in the Volume Entitled The Great Orphan Book and Book of Wills, Bristol 1886; I.H. Jeayes, Abbot Newland's Roll of the Abbots of St. Augustine's Abbey by Bristol, Transactions of the Bristol and Gloucestershire Archaeological Society 14, 1889-1890, pp. 1-14; The Little Red Book of Bristol, a cura di F.B. Bickley, 2 voll., Bristol 1900; Bristol Charters, I, 1155-1373, a cura di N.D. Harding; II, 1378-1499, a cura di H.A. Cronne; III, 1509-1899, a cura di R. C. Latham (Bristol Record Society's Publications, 1, 11, 12), Bristol 1930-1947; The Great Red Book of Bristol, a cura di E.W.W. Veale (Bristol Record Society's Publications, 2, 4, 16, 18), 4 voll., Bristol 1931-1953; G. Beachcroft, A.K. Sabin, Two Compotus Rolls of Saint Augustine's Abbey, Bristol for 1491-2 and 1511-12 (Bristol Record Society's Publications, 9), Bristol 1938; E.E. Williams, The Chantries of William Canynges in St. Mary Redcliffe, Bristol, Bristol-Oxford 1950; C.D. Ross, The Cartulary of St. Marks Hospital, Bristol (Bristol Record Society's Publications, 21), Bristol 1959; A.K. Sabin, Some Memorial Accounts of St. Augustine's Abbey, Bristol (Bristol Record Society's Publications, 22), Bristol 1960; I. Gray, E. Ralph, Guide to the Parish Records of the City of Bristol and County of Gloucester (Bristol and Gloucestershire Archaeological Society), Gloucester-Bristol 1963; Anglo-Saxon Chronicle, a cura di D. Whitelock, London 1965; The Itineraries of William Worcester, a cura di J.H. Harvey, Oxford 1969; A Catalogue of the Records of the Bishops and Archdeacons and of the Dean and Chapter, a cura di I.M. Kirby, Bristol 1970; Earldom of Gloucester Charters: The Charters and Scribes of the Earls and Countesses of Gloucester to A.D. 1217, a cura di R.B. Patterson, Oxford 1973; E. Ralph, The Great White Book of Bristol (Bristol Record Society's Publications, 32), Bristol 1979; D. Walker, The Cartulary of St. Augustine's Abbey, Bristol (Bristol and Gloucestershire Archaeological Society), Bristol (in corso di stampa).

Letteratura critica. - W.R. Barker, St. Mark's or the Mayor's Chapel, Bristol, Bristol 1889 (18922); H.J.L.J. Massé, The Cathedral Church of Bristol: A Description of its Fabric and a Brief History of the Episcopal See (Bell's Cathedral Series), London 1896 (19102); R. Paul, The Plan of the Church and Monastery of St. Augustine, Bristol, Archaeologia 63, 1912, pp. 231-250; E.M. Carus-Wilson, Medieval Merchant Venturers, London 1954 (19672); N. Pevsner, North Somerset and Bristol (The Buildings of England Series, 13), Harmondsworth-London 1958; J.W. Sherborne, The Port of Bristol in the Middle Ages (Port of Bristol Series, 13), Bristol 1965; J. Krasa, The English Psalter in the Library of Krivoklat Castle, Umĕni (Praha) 20, 1972, pp. 211-226; M.J. Liversidge, The Bristol High Cross (Bristol Branch of the Historical Association), Bristol 1978; J. Bony, The English Decorated Style, Oxford 1979; A. Gomme, M. Jenner, B. Little, Bristol: an Architectural History, London-Bristol 1979; M.D. Lobel, E.M. Carus-Wilson, Historic Towns: Bristol, London 1985; M. Ponsford, Bristol, in M. Aston, R. Iles, The Archaeology of Avon, Bristol 1986.M.Q. Smith

CATEGORIE
TAG

Penisola iberica

Domesday book

Hallenkirche

Inghilterra

Antifonario