Malinowski, Bronisław

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Antropologo sociale polacco naturalizzato brtitannico (Cracovia 1884 - New Haven, Connecticut, 1942). La sua ricerca ormai classica nelle Isole Trobriand (Argonauts of Western Pacific , 1922; trad. it. 1973) ebbe un'importanza determinante per l'antropologia, in quanto fondò i metodi della moderna ricerca etnografica sul campo, in particolare quello dell'osservazione partecipante. Tra i maggiori esponenti del funzionalismo britannico, M. interpretò la cultura e le istituzioni sociali come strumenti atti a soddisfare i bisogni, che distinse in primari o fondamentali e secondari o derivati.

Vita

Laureatosi in fisica a Cracovia (1908), nel 1910 intraprese a Londra, alla London school of economics, studi di antropologia sociale. Nel 1914 iniziò, grazie anche a borse di studio, ricerche nelle Isole Trobriand (Nuova Guinea), che durarono fino al 1918. Nel 1927 ottenne la cattedra di antropologia all'università di Londra. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale si trasferì negli Stati Uniti, dove dal 1938 insegnò all'Università di Yale.

Opere

Durante i primi anni londinesi pubblicò il suo primo lavoro etnologico, The family among the australian aborigenes, condotto sullo spoglio della bibliografia esistente sull'argomento. Dall'esperienza sul campo nelle isole Trobriand nacque l'opera Argonauts of Western Pacific che ancora oggi costituisce un modello di relazione etnografica e di analisi antropologica. Nel 1925 pubblicava Magic, science and religion, poi riunito con altri studi in un volume dallo stesso titolo (1948; trad. it. 1976). Tra il 1927 e il 1929 pubblicò le sue monumentali monografie sulla società trobriandese: Crime and custom in savage society (1927; trad. it. 1972), Sex and repression in savage society (1927; trad. it. 1969) e The sexual life of savage of north-western Melanesia (1929; trad. it. 1968), dove si affronta il problema dell'universalità del complesso edipico, attraverso l'analisi della applicabilità delle teorie freudiane alla società trobriandese. Seguì, nel 1935, Coral gardens and their magic, un'approfondita analisi della magia e dei rituali agrarî trobriandesi. Postume sono state pubblicate altre sue opere di carattere teorico e non immediatamente etnografico: A scientific theory of culture, and other-essays (1944; trad. it. 1967); The dynamics of culture change (1945); Freedom and civilization (1947). Si riconosce in M. uno dei fondatori della moderna ricerca etnografica sul campo, essendo stato tra i primi a praticare e teorizzare quei metodi e quegli atteggiamenti conoscitivi che hanno caratterizzato la concreta pratica di ricerca antropologica. M. è inoltre considerato, insieme ad A. Radcliffe-Brown, il fondatore della scuola funzionalista britannica, anche se tra i due antropologi sociali vi sono numerose e importanti differenze teoriche. Per M. la funzione di ogni istituzione sociale è colta quando se ne comprenda il modo (o i modi) attraverso cui essa giunge a soddisfare bisogni, primari o secondari, comunque biologicamente fondati, dell'essere umano e sociale. L'intera cultura è dunque vista come quell'apparato strumentale, tecnico e simbolico, elaborato dall'uomo per consentire l'adattamento armonico di una società al suo ambiente. A questo funzionalismo non strutturale, lontano da quello elaborato da A. Radcliffe-Brown, corrispose, però, una certa attenzione per l'attività e la capacità individuale, che avrebbe costituito uno dei nodi teorici centrali in alcune tendenze della successiva antropologia sociale britannica. Per quanto la dimensione storica sembrasse in apparenza esclusa dalle analisi di M., egli tuttavia, specie negli ultimi anni, occupandosi dei problemi legati al mutamento sociale, mostrò viva attenzione anche ai fenomeni storici.

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