Zèvi, Bruno

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Architetto, critico e storico dell'architettura italiano (Roma 1918 - ivi 2000). Fondatore nel 1945 dell'APAO (Associazione per l'architettura organica) e direttore dal 1955 della rivista L'architettura, cronache e storia, esercitò un'intensa attività teorica e didattica, distinguendosi per il costante impegno politico e sociale.

Vita

Si laureò in architettura alla Harvard University con W. Gropius e diresse i Quaderni italiani del movimento Giustizia e Libertà. Tornato in Italia (1943), partecipò alla Resistenza, poi fondò l'APAO (1945) e la rivista Metron-architettura (1945-54), esercitando anche dalla cattedra (dal 1961 prof. di storia dell'architettura nell'Istituto universitario di architettura di Venezia; nel 1963-79 nell'univ. di Roma) un'intensa azione teorica e didattica. Direttore (dal 1955) della rivista L'architettura, cronache e storia, segretario generale (dal 1952) dell'Istituto nazionale di urbanistica, promosse (1959) la costituzione dell'Istituto nazionale di architettura, e contribuì alla diffusione dei problemi attuali dell'architettura. Il suo impegno in politica e in favore della causa ebraica fu sempre costante. Accademico di San Luca, ottenne diversi riconoscimenti onorifici e accademici internazionali.

Opere

Tra le sue pubblicazioni, che hanno avuto numerose riedizioni e aggiornamenti: Verso un'architettura organica (1945); Frank Lloyd Wright (1947); Erik Gunnar Asplund (1948); Saper vedere l'architettura (1948); Storia dell'architettura moderna (1950; in 2 voll. 1996); Architettura e storiografia (1950); Poetica dell'architettura neoplastica (1953); Richard Neutra (1954); Architectura in nuce (1960); Biagio Rossetti architetto ferrarese (1960); Michelangelo architetto e Borromini (1964 e 1970, in coll. con P. Portoghesi); Erich Mendelsohn (1969); Sterzate architettoniche: conflitti e polemiche degli anni Settanta-Novanta (1992). Oltre alle numerose collaborazioni a diversi periodici di attualità e specialistici, ai molteplici e fondamentali saggi, tradotti in oltre venti lingue e più volte editi, ricordiamo gli ultimi scritti: Ebraismo e architettura (1993); Linguaggi dell'architettura contemporanea (1993); Zevi su Zevi: architettura come profezia (1993); Leggere, scrivere, parlare architettura (1997); Storia e controstoria dell'architettura in Italia (1997);Controstoria e storia dell'architettura (3 voll., 1998); Capolavori del XX secolo (2000). Con il titolo Tutto Zevi è stata pubblicata tutta la sua attività progettuale, teorica e politica (1934-2000), in L'architettura, cronache e storia (aprile-ottobre 2000) e in una collana di 11 CD ROM.

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