CALCIO - Austria

Enciclopedia dello Sport (2002)

calcio - Austria

Enzo D'Orsi

FEDERAZIONE

Denominazione ufficiale: Österreichischer Fussball-Bund

Anno di fondazione: 1904

Anno di affiliazione FIFA: 1905

NAZIONALE

Colori: bianco-nero

Prima partita: 12 ottobre 1902, Austria-Ungheria, 5-0

Albo d'oro: terzo posto Campionato del Mondo 1954

Albo d'oro della nazionale giovanile: 2 Campionati d'Europa juniores (1950, 1957)

Giocatore con il maggior numero di presenze: Anton Polster (95)

Giocatore con il maggior numero di gol: Anton Polster (44)

MOVIMENTO CALCISTICO

Formula del Campionato: 10 squadre, girone all'italiana con doppio turno andata-ritorno

Club: 4497 società, 10.535 squadre

Giocatori tesserati: 290.360 uomini, 4200 donne

Arbitri: 2.400 uomini, 18 donne

Stadi principali: Ernst Happel, Vienna (49.000 spettatori); Stadion der Stadt, Linz (27.000); Tivoli neu, Innsbruck (17.000)

Primo club fondato: Wiener SK, 1883

Campionati nazionali vinti dai club: 30 Rapid (Vienna); 21 Austria (Vienna); 10 Wacker/FC Tirol (Innsbruck); 8 Admira (Vienna); 6 First Vienna; 3 Austria Salisburgo, Wiener Sport-Club; 2 Sturm Graz; 1 Floridsdorfer AC (Vienna), Hakoah (Vienna), Linzer ASK, VÖEST (Linz), WAC (Vienna), Wacker (Vienna), WAF (Vienna)

Coppe nazionali vinte dai club: 15 Austria (Vienna, include Amateure); 10 Rapid (Vienna); 8 Wacker/FC Tirol (Innsbruck); 3 SK Sturm (Graz), Grazer AK; 2 Admira (Vienna); 1 WAC (Vienna, include WAC Schwarz-Rot), Linzer ASK, Kremser SC, SV Ried, SV Stockerau, FC Kärnten

Giocatore con il maggior numero di vittorie nella classifica cannonieri: Franz Binder (6 volte)

Giocatore con il maggior numero di presenze: Robert Sara (583)

Giocatore con il maggior numero di gol: Hans Krankl (320)

Come altre rappresentanti del calcio danubiano, l'Austria ha espresso il meglio di sé nel periodo tra il 1910 e il 1940, anche se neppure allora è riuscita a concretizzare la propria leadership europea. Infatti, a connotare quella superiorità non ci sono risultati di prestigio, perché nel 1930 (come molte altre squadre europee) l'Austria non partecipò ai Mondiali in Uruguay, nel 1934 fu sconfitta in semifinale dall'Italia padrona di casa e nel 1938, pur qualificata, non prese parte alla fase finale, avendo rinunciato all'ultimo momento per motivi politici. Infatti, a meno di due mesi dall'inizio della competizione, la Federazione inviò al Comitato organizzatore un documento con il quale annunciava di essere stata annessa al Terzo Reich. Di conseguenza ben otto giocatori della formazione austriaca giocarono il Mondiale indossando la maglia con la croce uncinata della nazionale tedesca. La squadra austriaca degli anni Trenta era nota come Wunderteam, "squadra magnifica": guidata da Hugo Meisl, vantava una straordinaria capacità di palleggio del tutto simile a quella dei maestri sudamericani; la difesa era armonica, il centrocampo compatto e l'attacco coniugava potenza e agilità, sfruttando le caratteristiche del giocatore maggiormente rappresentativo, Sindelar (detto 'Cartavelina' per le sue movenze leggere ed eleganti), diventato il simbolo di quella squadra.

Nel dopoguerra, per le gravi ferite del conflitto bellico, l'Austria rinunciò ai Mondiali del 1950 e nel 1954 l'epoca fastosa del Wunderteam era ormai inesorabilmente sfiorita. Tuttavia, in Svizzera, gli austriaci colsero quello che è restato sinora il loro miglior risultato: il terzo posto. A partire dal 1954 l'Austria ha sperimentato un ventennio di mediocrità, venendo eliminata nei quarti degli Europei del 1960 e in tutte le qualificazioni per i Mondiali; nel 1974 fu fatale uno sfortunato spareggio contro la Svezia. Solo nel 1978 l'Austria è riuscita a partecipare nuovamente alla fase finale del Mondiale (fu eliminata al secondo turno), prestazione ripetuta nuovamente nel 1982.

Negli ultimi tempi il calcio in Austria è andato progressivamente perdendo di peso e di interesse, con un declino che ha coinvolto soprattutto le squadre viennesi, come si evince dal rendimento delle formazioni impegnate nelle competizioni europee. Anche a livello di popolarità, il calcio è nettamente regredito nell'interesse generale, soppiantato da altre discipline, in particolare dagli sport invernali.

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