Calcutta

Dizionario di Storia (2010)

Calcutta (od. Kolkata)


Calcutta

(od. Kolkata) Città dell’India, capitale dello Stato federato del Bengala Occidentale. Nel 2001 il suo nome è stato ufficialmente cambiato in Kolkata. L’od. città era nel 17° sec. un piccolo villaggio indigeno alle foci del Gange, dedicato alla dea Kali; la Compagnia inglese delle Indie costruì (1696) nei suoi pressi un forte, intorno al quale sorse la città europea; questa nel 1707 fu costituita in presidenza autonoma e divenne presto assai ricca e popolosa, così da essere fatta oggetto dei ripetuti attacchi di indigeni ed europei nella prima metà del 18° secolo. Suraj ud-Dowlah, principe del Bengala, l’occupò nel 1756; l’anno successivo la riprese il generale R. Clive all’inizio della conquista inglese del Bengala, di cui divenne capitale. Sede del governo dell’India dal 1834, tale rimase sino al 1912, quando la capitale fu spostata a Delhi e C. si avviò a un lento declino, acuito da stagnazione economica ed eventi tragici, come i sanguinosi scontri fra indù e musulmani (1946), che prelusero alla spartizione dell’India, o il flusso di centinaia di migliaia di indù in fuga dal Pakistan orientale alla vigilia della nascita del Bangladesh (1971). C. ha però conservato un ruolo di rilievo nella vita culturale indiana, in particolare nella musica, nel cinema e nella letteratura.

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