Calìgola

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Imperatore romano (Anzio 12 d. C. - Roma 41). Figlio di Germanico e di Agrippina maggiore, fu soprannominato Caligula dalla calzatura militare (calǐga) che egli portò fin da fanciullo. Successo a Tiberio (37) con l'aiuto del prefetto del pretorio Macrone, instaurò un governo assoluto, mettendosi in urto col senato e le classi dirigenti, mentre cercava il favore popolare. Dissoluto nella vita privata, introdusse nella corte un fasto orientale, e pretese onori divini, suscitando rivolte tra gli Ebrei. Alla debolezza della politica interna cercò inutilmente rimedio con la politica estera: concesse infatti in Palestina una tetrarchia a Agrippa I, e restituì il regno di Commagene ad Antioco IV. La sua azione militare fu insignificante: a parte la spedizione sul Reno che rimase solo un mero progetto, nel 40 organizzò una spedizione per la conquista della Britannia che si risolse in una farsa. Fu infine ucciso in una congiura di senatori e cavalieri, capeggiata dal tribuno Cassio Cherea. Di C. si hanno molti ritratti in scultura: un primo gruppo, con tratti giovanili (Parigi, Trieste, Venezia, New York), un secondo, dopo l'avvento al trono (New York, Copenaghen).

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