CALLATI
Enciclopedia Italiana (1930)
CALLATI (Κάλλατις)
Antica città dorica, colonia di Eraclea Pontica, situata sul litorale occidentale del Mar Nero, circa 45 km. al S. di Tomi (oggi Costanza). Era grande e fiorente soprattutto nel sec. IV a. C. Grazie alla sua posizione geografica estendeva il suo dominio su tutto il territorio circostante ricco in cereali e popolato da numerosi agricoltori traci e sciti. Mercé il suo eccellente porto, Callati divenne, col commercio di esportazione, soprattutto di cereali e di ceramica, e d'importazione di vino, una delle città più importanti del Mar Nero. Il suo sviluppo si arrestò col dominio macedone. Callati fu obbligata a riconoscere, per un certo tempo, la sovranità dei re traci e sciti; sembra che solo in epoca romana, e parzialmente, abbia recuperato la sua antica floridezza. Le notizie che si ricavano da varî autori antichi, e gli scavi archeologici che si stanno facendo fin dal 1924, dànno un'idea della grandezza che aveva la città nei tempi antichi. In essa possiamo distinguere tre quartieri: l'acropoli, l'agorà e il porto. Le migrazioni di varî popoli hanno provocato la decadenza, più o meno brusca, di Callati, di cui il posto ora è occupato dalla città di Mangalia (dipartimento di Costanza) nel cui museo è conservato tutto il materiale archeologico venuto in luce.
Bibl.: Pauly-Wissowa, Real-Encycl., X, coll. 1610-12; sugli scavi, v. F. Sauciuc-Săveanŭ, in Dacia, Rech. et découv. archéol. en Roumanie, I (1924), p. 108 segg.; Tafrali, in Revue archéol., XXI (1925), p. 238 segg.; B. Haussoullier, ibid., XXII (1925), p. 62 segg.; V. Părvan, in Dacia, I (1924), p. 363 segg.