FLAMMARION, Camille

Enciclopedia Italiana (1932)

FLAMMARION, Camille


Astronomo, nato a Montigny-le-Roi (Haute-Marne) il 26 febbraio 1842, morto nel suo osservatorio di Juvisy-sur-Orge, presso Parigi, il 3 giugno 1925. Entrato sedicenne come allievo astronomo nell'osservatorio di Parigi, diretto allora da U. Leverrier, passò nel 1862 al Bureau des longitudes e di qui, cinque anni dopo, tornò all'osservatorio. Nel 1882, per liberalità di un suo ammiratore, poté attrezzarsi un osservatorio privato a Juvisy. Nel 1887 fondò la Società astronomica di Francia.

Più che per le sue ricerche positive e di sistematica osservazione (stelle doppie e multiple, topografia e costituzione fisica di Marte e della Luna, origine degli aeroliti, variazione dell'obliquità dell'eclittica, ecc.), il F. ebbe larghissima rinomanza come geniale divulgatore. Ha creato un genere personale di letteratura a fondo scientifico. Un entusiasmo comunicativo per le indagini astronomiche nei loro nessi con le scienze affini, un senso poetico e mistico dei problemi dell'universo, uno stile caldo e fantasioso costituiscono i caratteri salienti delle sue opere.

Pur limitando l'enumerazione alle opere più diffuse (tutte stampate a Parigi), si possono ricordare: La pluralité des mondes habités (1862), Les mondes imaginaires et les mondes reels (1865), Études et lectures sur l'astronomie (9 voll., 1867-1880), Lumen (1877), L'astronomie populaire (1880), Les étoiles et les curiosités du ciel (1881), Les terres du ciel (1877), Le monde avant l'apparition de l'homme (1886), Dans le ciel et sur la terre (1886), L'atmosphère (1887), Uranie (1889), Histoire du ciel (1891), La planète Mars et ses conditions d'habitabilité (2 volumi, 1892-1909).

Soprattutto nell'ultimo periodo della sua vita, il F. si occupò di ricerche psichiche e di spiritismo.

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata