BOEO, CAPO

Enciclopedia Italiana (1930)

BOEO, CAPO (A. T., 27-28-29)

Elio MIGLIORINI

CAPO È il vertice più occidentale della Sicilia (gli altri sono Peloro o Punta del Faro e Pachino o Capo Passero), smussato e poco sporgente, diventato l'estremo lembo della terraferma siciliana, dopo il distacco delle Egadi avvenuto durante la sommersione quaternaria. Denominato anche Promontorio Lilibeo, dista solo 141 km. dalla costa tunisina (Capo Bon) ed è costituito da una bassa punta rocciosa, circondata da secche e da scogli, a 37° 48′ lat. N., 12° 30′ long. E. Nei pressi il cartaginese Imilcone aveva fondato nel 396 il porto di Lilibeo, l'odierna Marsala, che ebbe grande importanza per le comunicazioni tra la Sicilia e l'Africa. Il porto fu in seguito ostruito per ordine di Carlo V, per impedire l'approdo di pirati; un porto artificiale è stato costruito a sud del promontorio in tempi più recenti per l'esportazione del vino tipico dei luoghi.

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