BOESE, Carl

Enciclopedia del Cinema (2003)

Boese, Carl (propr. Edward Hermann)

Serafino Murri

Regista e sceneggiatore cinematografico tedesco, nato a Berlino il 26 agosto 1887 e morto ivi il 6 luglio 1958. Autore prolifico e dotato di grande professionalità, ma di mutevole ispirazione (soprattutto nel periodo del cinema muto), giunse al successo nel 1920, firmando con l'attore Paul Wegener la regia di Der Golem, wie er in die Welt kam (1920; Golem ‒ Come venne al mondo), uno dei capisaldi dell'Espressionismo tedesco, sulla leggenda ebraica del 16° secolo. Con l'avvento del sonoro, si specializzò nella commedia leggera, genere che portò avanti per oltre vent'anni, realizzando tra la Germania e l'Italia alcune opere che colpirono l'immaginario popolare dell'epoca, come La famiglia Brambilla in vacanza (1941). Negli anni Dieci B. cominciò la sua carriera cinematografica lavorando per la società Deutsche Kolonialfilm, ma intraprese la regia di film di finzione solo nel primo dopoguerra, con produzioni di un certo richiamo come il melodramma biografico Chopin (1919) con Conrad Veidt. Fu l'anno successivo, però, che raggiunse la celebrità dirigendo il film horror Der Golem, wie er in die Welt kam. Specializzatosi fin dall'inizio nelle produzioni commerciali che puntavano sul richiamo di celebri attori, attraversò gli anni Venti passando da film di genere avventuroso come Maciste und die chinesische Truhe (1923), che si avvaleva del celebre Maciste italiano Bartolomeo Pagano, al sentimentale Die Frau im Feuer (1924) con la diva Asta Nielsen, a commedie come Nanette macht alles (1926), lasciando prove di un certo rilievo come i drammatici Die letzte Droschke von Berlin (1926) con Lupu Pick, e Kinder der Straße (1928) con Heinrich George. Con il sonoro B. si interessò soprattutto alla commedia popolare, e ottenne un grande successo nel 1931 con Grock, interpretato dal celeberrimo clown svizzero Adrien Wettach in arte Grock. Con il film comico sentimentale, diretto insieme a Henz Hille, Der Frechdachs (1932), interpretato da Willy Frisch e Camilla Horn, B. diede inizio a un prolifico filone cinematografico di film leggeri e ben confezionati, che girò sia in Italia, come Paprika! (1932) con Elsa Merlini e Sergio Tofano, e Lisetta (1933), tratto dal romanzo La ragazza e il diamante di E. Frowein e interpretato dalla Merlini e Vittorio De Sica, sia in Polonia, dove realizzò Abenteuer im Warschau (1937). Tranne alcuni film parodistici singolari come Der Gefangene des Königs (1935), storia comica di un alchimista prussiano che raggira il suo re, la produzione degli anni Trenta di B. fu costituita da opere divertenti, un po' vuote e ideologicamente innocue da lui scritte e dirette, a metà strada tra i telefoni bianchi italiani e la commedia sofisticata hollywoodiana, tra le quali ebbero un discreto successo in Europa Gruss und Kuss, Veronika (1933), Fünf Millionen suchen einen Erben (1938) e Hallo Janine (1939; Una ragazza indiavolata). Anche nel periodo più drammatico del conflitto mondiale, B. proseguì a girare tra la Germania e l'Italia, dove realizzò due film tratti da canzonette popolari dell'epoca: La famiglia Brambilla in vacanza, con Paolo Stoppa, Cesco Baseggio e Massimo Girotti, e, insieme a Roberto Savarese, Lascia cantare il cuore (1943), con Vivi Gioi e il cantante Alberto Rabagliati, mentre in Germania si spinse anche sull'inconsueto terreno del film giallo con Um neun kommt Harald (1943). Dopo la guerra, la sua notorietà si restrinse al Paese d'origine: restano alcuni film basati sull'interpretazione di comici locali come Georg Thomalla in Der Keusch Lebemann (1952), lo svizzero Hans Moser in Der Onkel aus Amerika (1953), e Theo Lingen in Vater macht Karriere (1956). L'ultimo film diretto da B. fu una ripresa della coppia comica dell'anteguerra Moser-Lingen (Theo e Hans), Meine Tante, deine Tante (1956).

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