VARESE, Carlo

Enciclopedia Italiana (1937)

VARESE, Carlo

Luigi Fassò

Storico e romanziere, nato a Tortona nel 1792, morto a Rovezzano (Firenze) nel settembre 1866. Laureatosi in medicina a Pavia, esercitò la sua professione a Voghera fino al 1840, e poi a Genova. Fu deputato dal 1859 alla morte.

La medicina e le competizioni politiche, non valsero a soffocare nel V. le attitudini letterarie, che egli rivelò improvvisamente con la pubblicazione di un romanzo storico di derivazione scottiana, Sibilla Odaleta, scritto nel 1825, ma apparso nel luglio del 1827, un mese dopo i Promessi Sposi. Questo romanzo incontrò il favore dei lettori e dei critici per certa vivacità e snellezza della narrazione, e per il chiaro e coraggioso intento patriottico. Ad esso il V. fece seguire, tra il 1828 e il 1839, altri sette romanzi, dei quali quattro propriamente storici del tipo scottiano (I prigionieri di Pizzighettone; Folchetto Malaspina; Preziosa di Sanluri; Torriani e Visconti) e tre di tipo descrittivo e psicologico (La fidanzata ligure; Gerolimì; Il Proscritto). Notevoli Folchetto Malaspina per il patriottismo a cui s'ispira, e Preziosa di Sanluri, che, insieme con Il Proscritto, mirava a far conoscere agl'Italiani l'obliata generosa Sardegna. Ma, quanto all'arte, sono tutti lavori, a onta delle ripetute edizioni, mediocri, e oggi giustamente dimenticati. Narratore piacevole, ma di modesta fantasia, il V. non seppe liberarsi mai dagl'influssi dello Scott, del Manzoni, e, a tratti, dello Sterne. Egli stesso ebbe subito esatta coscienza dei limiti delle sue forze, tant'è vero che pensò fin dal 1828 di volgersi a un compito diverso, quello dello storico. A una Storia della repubblica di Genova, lavorò infatti, con intenti patriottici e con severi propositi di studî, per dieci anni, e stese otto volumi di scarsa utilità, riuscendo, lui romantico, a una storia di tipo classicista sul modello del Botta. Essa spiacque però ai Genovesi, i quali lo accusarono di soverchia servilità verso la casa Savoia. Nel 1859 il Cavour rese omaggio al buon volere del modesto medico letterato, incaricandolo di stendere l'appendice sul Risorgimento Italiano per il Calendario generale del Regno.

Bibl.: Autobiografia di C. V., in I miei tempi di A. Brofferio, Torino 1860, XVII, pp. 89-121; G. Agnoli, Albori del romanzo storico in Italia, Piacenza 1906, pp. 129-147; L. Fassò, Notizia della vita di C. V., in Boll. della Società per gli studî di storia nel Tortonese, XXII, Tortona 1909; R. Garzia, Di due romanzi storici di C. V., Belluno 1909; A. Salaroli, C. V. il vessillifero del romanzo storico in Italia, Pavia 1927 (cfr. L. Fassò, in Giorn. stor. della lett. ital., XCVI, 1929, pp. 277-304).