CARNUTI

Enciclopedia Italiana (1931)

CARNUTI (Carnutes e Carnotes; Καρνοῦνται)

Pietro Romanelli

Popolo della Gallia Lugdunense, stanziato fra la Senna e la Loira; il loro territorio, che dobbiamo ritenere piuttosto vasto e popoloso, se per l'ultimo sforzo della guerra di Vercingetorige poteva essere quotato per dodicimila uomini, era considerato come il centro della Gallia: ogni anno i druidi si raccoglievano in esso per rendere giustizia. Secondo Livio (V, 34) elementi Carnuti avevano partecipato all'immigrazione gallica in Italia al tempo di Tarquinio Prisco.

Fssi erano nella clientela dei Remi ma, al contrario di questi, più volte dovettero da Cesare essere ridotti in ubbidienza per la loro irrequietezza: nella generale ribellione delle Gallie dell'anno 52 essi si assunsero il compito di aprire le ostilità contro i Romani; dopo la sconfitta di Vercingetorige furono definitivmente sottomessi dal legato C. Fabio. Le loro città principali erano Cenabum, detta più tardi Aurelianensis urbs (v. orléans) e Autricum, che nei bassi tempi prese il nome del popolo stesso: civitas Carnotum o civitas Carnutena (v. chartres).

Bibl.: Corp. Inscr. Lat., XIII, i, p. 472 seg.; C. Jullian, Histoire de la Gaule, II, Parigi 1908, p. 532 segg.

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