CARVACROLO

Enciclopedia Italiana (1931)

CARVACROLO (C10H14O)

Vincenzo Paolini

Il carvacrolo (isopropil-orto-cresolo) è un fenolo isomero del timolo, ed è contenuto in specie nelle essenze di alcune Labiate (origano, santoreggia, timo, ecc.).

Dalle essenze viene separato per agitazione con soluzione di idrato alcalino, dalla quale viene messo in libertà per aggiunta di acido minerale diluito, o semplicemente per distillazione in corrente di vapore, oppure per estrazione con etere. Si ottiene sinteticamente per azione della potassa, o degli acidi solforico e fosforico sul carbone, per fusione dell'acido cimensolfonico con la potassa, e più praticamente per riscaldamento della canfora con iodio.

Il carvacrolo è un liquido oleoso e senza colore quando è distillato di recente: col tempo si colora leggermente. Raffreddato a −20° solidifica, e i cristalli ottenuti fondono a 0°,5. Bolle a 236°, ha peso specifico 0,981. I. a sua soluzione alcoolica si colora in verde col cloruro ferrico. Ridotto con idrogeno in presenza di nichel finamente suddiviso dà esaidrocarvacrolo, miscuglio di almeno due mentoli isomeri, detti carvomentoli.

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