ARIA, Cesare

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 4 (1962)

ARIA, Cesare

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Nato a Bologna il 21 sett. 1820, studiò pianoforte e contrappunto con Giuseppe Pilotti e i suoi progressi furono tali da farlo iscrivere giovanissimo (1837) all'Accademia filarmonica di Bologna nella classe dei "Maestri numerari". Vicino di casa di G. Rossini (entrambi abitanti nella Strada Maggiore, poi via Mazzini), ne divenne presto amico stimato e quasi indispensabile nelle serate musicali che si tenevano in casa del Rossini, alle quali l'A. partecipava sedendo al pianoforte. Nella primavera del 1839 l'A. ebbe l'incarico di maestro concertatore e direttore della musica del Teatro Comunale di Bologna, incarico che mantenne ininterrottamente fino al carnevale del 1855. Nel 1840, l'A. si recò in Francia e in Inghilterra; a Londra, dove si trattenne diverso tempo, ottenne grande successo come compositore. Di nuovo a Bologna, fu significativa nel 1845 la partecipazione dell'A. come secondo pianoforte alla importante esecuzione dei tre cori del Rossini, Fede, Speranza e Carità, data il 14 marzo in una grande accademia musicale nel palazzo Hercolani e diretta dal Rossini stesso al primo pianoforte. In quel periodo, il Rossini esortava l'A. a comporre anche per il teatro, desideroso addirittura che il librettista Felice Romani scrivesse per l'A. un libretto nuovo o ne adattasse uno dei già composti (per es. Colombo o Medea). Sopraggiunte, però, le vicende politiche del 1848 e avendo il Rossini lasciato Bologna per Firenze (poi per Parigi), l'A. partì come ufficiale della Legione bolognese alla difesa di Venezia e nel 1849 di Roma, dove ebbe il comando di una compagnia nella stessa Legione fino alla caduta della repubblica. Di ritorno a Bologna, nel 1850 fu nominato per quell'anno presidente dell'Accademia filarmonica e vi diresse alcune sue composizioni sacre (un Gloria in una Messa solenne e un Dies irae in una Messa funebre per i defunti dell'Accademia), scritte espressamente per l'Accademia stessa. Di particolare importanza furono negli anni seguenti i concerti da camera indetti dall'Accademia filarmonica, nei cui programmi figuravano oltre alle composizioni di F. J. Haydn anche quelle di W. A. Mozart, L.v. Beethoven e F. Schubert. Primi interpreti delle musiche di non facile comprensione e diffusione per il gusto corrente furono professori del Liceo musicale di Bologna e dilettanti di valore: Carlo Verardi, il dottor Brunetti, Federico Parisini e l'A., da considerarsi veri precursori del Quartetto bolognese. Tuttavia l'A. mostrò in seguito un diminuito interesse per la musica, amareggiato da lutti e dispiaceri, tanto da abbandonarne quasi del tutto l'attività, tranne in occasione della cerimonia funebre celebrata in S. Giovanni a Monte in occasione della morte del Rossini nel novembre del 1868, per la quale diresse personalmente l'esecuzione del suo Dies irae.

Nel 1874 l'A. venne eletto professore onorario del Liceo musicale e nell'anno seguente venne chiamato a far parte della Commissione direttiva. Dedito ormai soltanto alla famiglia (lieto che due dei suoi quattro figli avessero scelto la carriera militare), l'A. morì a Bologna il 30 gennaio 1894.

Bibl.: L. Bignami, Cronologia di tutti gli spettacoli rappresentati nel gran Teatro Comunale di Bologna dalla solenne sua apertura 14 maggio 1763 a tutto l'autunno del 1880, Bologna 1880, passim; E. Succi, Catalogo con brevi cenni biografici e succinte descrizioni degli autografi e documenti di celebri o distinti musicisti posseduti da E. Succi. Accademia Filarmonica di Bologna, Bologna 1888, p. 7, n. 35; F. M. A., Necrologia di C. A., in Gazz. musicale di Milano, XLIX (1894), n. 6, pp. 94 s.; G. Gaspari, Catalogo della Biblioteca del Liceo musicale di Bologna, IV, Bologna 1905, p. 3; G. Radiciotti, Gioacchino Rossini. Vita documentata, opere ed influenza su l'arte, II, Tivoli, 1928, pp. 224, 280; N. Morini, La R. Accademia Filarmonica di Bologna. Monografia storica, Bologna 1930, p. 94; Encicl. dello Spettacolo, I, col. 840.

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