BRAICO, Cesare

Enciclopedia Italiana (1930)

BRAICO, Cesare

Giuseppe Paladino

Medico e patriota, nato a Brindisi il 25 ottobre 1816, morto a Roma il 25 luglio 1887. Studiò medicina a Napoli e si laureò nel 1845. Nel 1848 si distinse tra i promotori e i capi delle dimostrazioni liberali. Dopo il 15 maggio, giorno nel quale il B. si batté sulle barricate, vedendo la costituzione in pericolo, entrò nell'associazione dell'"Unità italiana" e ne presiedette il circolo di Montecalvario, reclutando elementi per le dimostrazioni liberali da opporre a quelle sanfedistiche. Avendo la polizia scoperto il suo nome presso una persona sospetta di settarismo, il B. fu tratto in arresto, processato e condannato a venticinque anni di ferri per i reati di setta e complicità in cospirazione contro i poteri dello stato. Rinchiuso successivamente nelle galere borboniche di Nisida, Ischia, Montefusco e Montesarchio, ne uscì nel 1858 per essere deportato in America, ma sbarcò invece in Irlanda, donde tornò in Italia. Partecipò come medico alla campagna del 1859 e poi alla spedizione dei Mille; alla fine di tale spedizione era medico-capo nella 5ª divisione Bixio. Alla camera, dove rappresentò Brindisi e Lucera, sedette al centro. Partecipò, volontario, alla guerra del '66 tra i carabinieri genovesi nel Trentino.

Bibl.: Alcuni suoi Ricordi autobiografici sulla vita passata nella galera si leggono nel volumetto Lecce 1881, p. 29 segg., edito a Lecce in quell'anno. Cfr. anche F. Ascoli, La storia di Brindisi, Rimini 1886.

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