CHEROKEE

Enciclopedia Italiana (1931)

CHEROKEE (pron. ceroki)

Adamaria Marenzi

Potente tribú irochese, staccata dal gruppo irochese principale, che occupava in passato la porzione meridionale dei Monti Appalachi (America Settentrionale). Furono incontrati per la prima volta dal De Soto nel 1540. I rapporti con i coloni della Carolina del Sud cominciarono 150 anni dopo, e la lotta contro questi, iniziata nel 1759, si chiuse soltanto nel 1794. Nel 1820 addottarono una forma di governo ispirata a quella degli Stati Uniti. Ai primi del sec. XIX Sequoya, un meticcio, inventò un alfabeto, contribuendo a innalzare notevolmente il livello culturale della tribù. Già durante il periodo delle lotte una parte dei Cherokee aveva emigrato lungo il Tennessee e oltre il Mississippi nel territorio dell'Arkansas e fin nel Texas. Nel 1835 quasi tutti i clan rimasti furono trasportati nel Territorio Indiano. Attualmente cittadini dell'Unione, sono divisi in due gruppi; il maggiore nella parte NE. dell'Oklahoma e un gruppo minore nella Carolina Settentrionale. Erano in passato divisi in 14 clan, ridotti oggi a 7, e possedevano la cultura tipica dei gruppi indigeni sud-orientali (agricoltura molto sviluppata, villaggi fortificati, cerbottana, culto solare, ecc.). Nel 1902 il loro numero complessivo ammontava a 28.000 individui con notevoli miscele di sangue bianco.

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