Chinetosi

Universo del Corpo (1999)

Chinetosi

Giancarlo Urbinati

Per chinetosi (termine che deriva dal greco κινητός, "mobile") nel linguaggio medico si intende lo stato di malessere che, in individui particolarmente predisposti, si determina in risposta a movimenti non usuali del corpo. Le chinetosi comprendono, per es., il mal d'auto, il mal di mare, il mal d'aereo.

I fattori causali delle chinetosi e i meccanismi con cui essi agiscono sono complessi e non ancora del tutto noti, anche se un ruolo essenziale è certamente svolto dall'apparato vestibolare. Il senso dell'orientamento spaziale è il risultato di interazioni complesse che coinvolgono il labirinto, il sistema visivo, i recettori cutanei di pressione e quelli muscolari e articolari, con il coordinamento del sistema nervoso centrale. Quando quest'ultimo riceve, dagli altri differenti sistemi, messaggi non univoci o addirittura conflittuali, la sua risposta si manifesta con i sintomi che caratterizzano appunto le chinetosi. Situazioni di questo tipo sono, per es., quelle che si verificano allorché in un aereo, preso in un vortice di turbolenza, il passeggero avverte le vibrazioni del velivolo, senza che i suoi occhi registrino, all'interno della fusoliera, qualche variazione; oppure quelle in cui viene a trovarsi un soggetto intento alla lettura in un'automobile in corsa, e nel quale il labirinto e i recettori periferici segnalano ai centri nervosi superiori la direzione delle accelerazioni del movimento, mentre la vista continua a inviare informazioni relative unicamente al testo scritto che egli ha davanti agli occhi. In questi casi, il movimento genera dei quadri sensoriali d'informazione che entrano in conflitto con i modelli noti sulla base della comune esperienza e sono, quindi, all'origine del disturbo chinetosico. Tra i fattori di predisposizione vanno ricordati, oltre a quelli di natura genetica, gli stati di tensione psichica, che rendono il sistema nervoso, e in special modo l'apparato vestibolare, particolarmente suscettibile a questo tipo di reazione; una condizione favorente è rappresentata poi dal consumo di anche piccole quantità di alcol (tracce del quale possono essere riscontrate nell'endolinfa dei canali semicircolari ancora per molti giorni dopo l'avvenuta ingestione). Principali sintomi delle chinetosi sono: iperventilazione, pallore del viso, sudorazione, scialorrea, sensazione di calore e di 'testa vuota', a volte depressione e apatia; la nausea, pressoché costante, è seguita molto spesso dal vomito, che può avere peraltro un effetto liberatorio. Il disturbo può essere prevenuto adottando alcuni accorgimenti, che consistono nel limitare al massimo i movimenti del capo e nel mantenere lo sguardo fisso su un punto distante, per es. sull'orizzonte (ove ciò non sia possibile, può essere conveniente appoggiare il capo sul sedile e tenere gli occhi chiusi). Anche alcuni farmaci possono agire in senso preventivo, e tra questi vanno menzionati la scopolamina, alcuni inibitori dei recettori H₁ per l'istamina (dimenidrina, meclizina, ciclizina, prometazina ecc.) e gli ansiolitici.

Bibliografia

j.b. murray, Psychophysiological aspects of motion sickness, "Perceptual and Motor Skills", 1997, 85, pp. 1163-67.

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