Chioma

Enciclopedia Dantesca (1970)

chioma (coma)

Emilio Pasquini

Il sostantivo, quanto al senso, presenta aspetti comuni con la fenomenologia di ‛ crine ' (v.), peraltro assai più ricca nell'ambito figurato.

Al singolare, vale " capigliatura ", " capelli ", in If XXXI 63 di giugnere a la chioma [del gigante Nembròt] / tre Frison s'averien dato mal vanto; al plurale, senz'ombra di oscillazione semantica, in XXII 35 li arruncigliò le 'mpegolate chiome, e XXVIII 121 e 'l capo tronco tenea per le chiome.

Si accede a un piano più risolutamente metaforico, con palese acquisizione di senso, per il valore di " pennecchio " emergente da un luogo divenuto proverbiale Pd XV 124 l'altra, traendo a la rocca la chioma, / favoleggiava; accezione, pur nel nesso sintagmatico (" filando "), riconducibile a una geniale iniziativa dantesca forse sollecitata da un'esigenza di variatio rispetto al pennecchio del v. 117.

Infine, al plurale, il termine passa a significare i " petali " di un fiore, e nella fattispecie le scalee, i gradi della candida rosa dei beati nell'Empireo: Pd XXXII 18 dirimendo del fior tutte le chiome, complementare al v. 15 (vo per la rosa giù di foglia in foglia, cioè " di seggio in seggio ", " di scanno in scanno ": s'intende, percorrendoli con gli occhi); cosicché le chiome rappresentano i cerchi costituiti dalle foglie e, nel loro complesso, la rosa dischiusa, come la corolla in un fiore si compone dell'insieme dei vari petali posti su livelli paralleli.

In Pg XXXII 40 La coma sua, che tanto si dilata / più quanto più è sù, fora da l'Indi / ... ammirata: per estensione al mondo vegetale c. acquistò il significato di " fronde arboree ", " complesso di rami e foglie ", " fogliame di una pianta " che, metafora diffusa in latino, persiste ancora oggi. È probabile che l'adozione del latinismo coma sia stata suggerita a D. dal contesto di stile alto, dove si parla dell'albero della scienza del bene e del male, collocato da Dio nell'Eden (in senso morale, la giustizia divina), raffigurato altissimo e mirabilmente stravolto a significarne l'origine celeste e l'intangibilità.

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