Hohenlohe-Schillingsfürst, Chlodwig principe di Ratibor e Corvey e sesto principe di

Dizionario di Storia (2010)

Hohenlohe-Schillingsfurst, Chlodwig principe di Ratibor e Corvey e sesto principe di


Hohenlohe-Schillingsfürst, Chlodwig principe di Ratibor e Corvey e sesto principe di

Politico tedesco (Rotenburg 1819-Ragaz 1901). Entrato (1842) nella amministrazione statale prussiana, dopo il 1849 assunse un atteggiamento avverso alla Prussia, ma in seguito si ricredette e dopo la guerra del 1866, come membro (dal 1846) della Camera dei Signori bavarese, propugnò l’accordo con la Prussia per attuare l’unificazione tedesca. Presidente del Consiglio dei ministri della Baviera (1866), si dimise (1870) in seguito a un voto di sfiducia della Camera alta, contraria alla sua politica ostile agli esiti del Concilio vaticano I e tendente a eliminare l’influenza della Chiesa sulla scuola. Membro del Reichstag (1871-77), fu tra i fondatori della liberale Reichspartei; appoggiò la politica ecclesiastica di O. Bismarck; fu quindi ambasciatore del Reich a Parigi (1874-85) e luogotenente in Alsazia e Lorena. Dopo le dimissioni di G.L. Caprivi, fu nominato (1894) cancelliere del Reich e presidente del Consiglio dei ministri di Prussia. Cercò un ravvicinamento alla Russia e fu fautore della espansione coloniale tedesca; si dimise nel 1900. Le sue memorie (Denkwürdigkeiten, 2 voll., 1906), apparse postume, suscitarono molte discussioni per la loro spregiudicata sincerità.

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