Hein, Christoph

Lessico del XXI Secolo (2012)

Hein, Christoph


Hein, Christoph. – Scrittore e drammaturgo tedesco (n. Heinzendorf 1944). Nato nella Germania occidentale, si trasferisce giovanissimo nella DDR per poi iscriversi all’università Humboldt di Berlino Est, dove si laurea in filosofia e logica. Nel 1971 viene assunto come drammaturgo presso il Volksbühne di Berlino ma, a causa di crescenti contrasti con il partito comunista tedesco, abbandona l’incarico nel 1979 per dedicarsi alla scrittura. Come scrittore non risparmia critiche al potere sovietico mettendo in risalto, nel suoi romanzi d’esordio Der fremde Freund (1982; trad. it. 1987) e Horns Ende (1985; trad. it. 1989), le solitudini e l’anonimato della società comunista. Dopo il dramma teatrale dedicato alla fuga di W. Benjamin dal nazismo, Passage (1987; trad. it. 1995), la raccolta di racconti Exekution eines Kalbes (1994; trad. it. 1996) e l’autobiografia Von allem Anfang an (1997; trad. it. 1999), H. si affaccia al nuovo secolo analizzando e descrivendo le difficoltà, le disillusioni e l’apatia di un tedesco 'medio' nella Germania post-comunista in Willenbrock (2000; trad. it. 2001) e la tragedia dei profughi tedeschi del secondo dopoguerra in Landnahme (2004; trad. it. 2005). Con In seiner frühen Kindheit ein Garten (2005; trad. it. 2007) ripercorre la vita di Wolfgang Grams, militante dell’organizzazione armata tedesca d’ispirazione comunista RAF, morto nel 1993 in circostanze ancora poco chiare, per poi dedicarsi al racconto della vita di una pittrice morta suicida in Frau Paula Trousseau (2007; trad. it. Una donna senza sogni 2009).

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