CICERIA o Cicceria

Enciclopedia Italiana (1931)

CICERIA o Cicceria

Roberto Cessi

Con il nome di Cicerìa è comunemente denominato l'altopiano ondulato, arido, sterile, in gran parte disabitato, ove i caratteri del Carso sono maggiormente pronunciati, alla base della penisola istriana, limitato a sud dalla serie montuosa, che culmina nel M. Maggiore, a nord dal Carso Triestino e dalla valle della Rosandra, a est dalla rotabile Fiume-Trieste, a ovest dai ciglioni che sovrastano Pinguente e Razzo. La Ciceria vera e propria è tuttavia più ristretta, poiché la parte settentrionale appartiene alla Savrinia, e il Castelnovano e la zona montuosa carsica orientale alla Berchinia. Attraversata da tre catene montuose (Sbensizza, del Taiano, e quella meridionale del Rasnovizza) alle alture oscillanti tra i 900 e 100 m. si alternano valli e cavità carsiche percorse da torrenti che si raccolgono nelle conche e s'inabissano negl'inghiottitoi carsici, senza che per questo la regione possa esser considerata povera di acqua e inadatta alla vegetazione, ricoperta com'è da mantello di olivo, di quercia, di carpino e di faggio. I maggiori centri abitati si stendono lungo la strada Fiume-Trieste, sul terreno coltivabile e al riparo dalla bora; nell'interno, ove la viabilità è assai difettosa, si hanno invece casolari sparsi.

Etnograficamente la Ciceria non corrisponde al suo sviluppo geografico: la zona attualmente abitata dai Cici si riduce a pochi villaggi e casali dell'interno. Designati un tempo col nome di Vlachi o Valachi, sulla loro provenienza furono formulate le più diverse ipotesi. Per la distribuzione, l'origine e la filologia dei Cici, v. italia: Colonie alloglotte.

Bibl.: Wassilich, Sull'origine dei Cici, in Archeogr. triestino, XXIX-XXXI (1903); id., Sui Rumeni dell'Istria, ibid., XXIII (1900); G. Cumin, L'Istria montana, Trieste 1927; C. De Franceschi, I castelli della Valdarsa, Parenzo 1900; A. Covaz, in L'Istria, 1848, pp. 246-47; 1849, p. 236; 1846, pp. 7-8; Kandler, ibid., 1851, p. 70; 1852, p. 125; 1856, p. 73; Combi, Istria, studi storici e politici, Milano 1886; P. Kandler, "Li Cici", in Storia corografica di Trieste, Trieste 1861-65; C. A. Combi, Etnografia dell'Istria, Trieste 1860; M. Bartoli, Pubblicazioni recenti di filologia rumena, in Studi di fil. romanza, 1901; A. Covaz, De' Romanici d'Istria, in La penna, VIII (1897), nn. 1-11; F. Miklosich, Über die Wanderung der Rumänen in den Dalmatischen Alpen, in Akad. d. Wissensch., Vienna, XXX (1880); A. Schück, Über die Istro-Rumänen, in Mitt. der anthropol. Gesellschaft, Vienna, XLIII (1913); Urbas, Die Tschitscherei und die Tschitschen, Vienna 1884; G. I. Ascoli, Sui Rumeni d'Istria, in Studi critici, Milano 1867; S. Puşcariu, Studii istroromâne, in Academia româna, Bucarest, XI (1926).

TAG

S. puşcariu

Etnografia

Pinguente

Altopiano

G. cumin