Credito, ciclo del

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

credito, ciclo del

Ester Faia

Insieme delle fasi di espansione e contrazione del credito. Alcuni economisti, tra cui gli esponenti della scuola austriaca (➔ austriaca, scuola) e H.P. Minsky (➔), ritenevano che lo stesso ciclo economico dipendesse dal ciclo del credito. Mentre nella visione più tradizionale del ciclo economico (R.E. Lucas e E.C. Prescott) le fasi di espansione e contrazione sono per es. generate da shock (di offerta o di domanda), i sostenitori del ciclo del c. valutano che siano l’espansione e la contrazione del c. a generare le oscillazioni del ciclo economico, tramite la trasmissione endogena del rischio. Le espansioni del c. avvengono soprattutto in periodi in cui la politica monetaria mantiene i tassi d’interesse bassi per lassi prolungati di tempo. In questo caso, le banche tendono ad aumentare la loro esposizione, finanziandosi con fonti a breve e investendo in progetti rischiosi. L’eccesso di debito e d’investimento provoca bolle speculative e porta l’economia verso un sentiero non sostenibile. Infatti, quando gli investitori nei mercati finanziari comprendono che il sentiero del debito è insostenibile, iniziano a vendere attività finanziarie. Questa pratica, nota come fire sale, produce un collasso dei prezzi delle attività finanziarie, che, a sua volta, genera una svalutazione della ricchezza delle banche e degli imprenditori. Le banche si ritrovano in una situazione d’illiquidità e, in alcuni casi, d’insolvenza. Si può, pertanto, considerare la successiva fase di recessione una conseguenza endogena dell’eccessiva e incontrollata espansione del rischio.

Il ciclo del credito attraverso modelli matematici

La teoria economica ha iniziato a formalizzare tramite strumenti matematici le teorie del ciclo del credito. Un esempio è costituito dal modello di N. Kiyotaki e H.L. Moore (1997; ➔ Kiyotaki-Moore, modello di). Si tratta di un modello di equilibrio economico generale, in cui le relazioni macroeconomiche sono ottenute dalla soluzione di problemi di ottimizzazione degli agenti. Si assume che un’economia stilizzata sia popolata da due tipi di operatori, quelli che danno a prestito e quelli che prendono a prestito. Questi ultimi utilizzano i fondi per incrementare il capitale dell’economia, ma sono soggetti a vincoli di c., tali per cui l’ammontare di debito non può mai superare il valore futuro dei beni posti a sua garanzia. Nelle fasi di espansione del c., gli agenti che prendono a prestito tendono a finanziarsi eccessivamente, portando l’economia verso condizioni insostenibili.

Le crisi finanziarie degli anni 2000

Gli episodi che hanno caratterizzato le crisi finanziarie del 2007 e del 2011 possono trovare una valida spiegazione nelle teorie del ciclo del credito. Negli anni 2000 la politica monetaria della Riserva federale americana è stata quasi costantemente espansiva. L’eccesso di liquidità a basso costo ha indotto molte banche e intermediari a esporsi eccessivamente. Le conseguenti bolle speculative hanno generato crisi finanziarie come quella del 2000 (dot com bubble; ➔ dot-com), del 2007 (➔ subprime, crisi dei mutui) e del 2011.