Cisti

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medicina Cavità corporea abnorme munita di pareti proprie, a contenuto solido, semisolido o liquido. Le c. hanno forma, in genere, rotondeggiante, grandezza varia, sono di numero unico o multiplo. Diverse dalle c. propriamente dette sono le c. ‘false’ o pseudocisti, prive di una parete propria. La cura è sempre chirurgica (asportazione o svuotamento).

Rispetto all’origine le c. si distinguono in congenite e acquisite. Appartengono alle c. congenite: le c. dermoidi ed epidermoidi, composte da un contenuto grasso, cellule desquamate e talvolta peli; le c. branchiali o branchiogene, con sede nel collo, in rapporto con i cosiddetti archi branchiali, caratterizzate da un contenuto chiaro, vischioso, filante; le c. bronchiogene o aerogene uniche o multiple, con sede nei polmoni; le c. enterogene, in rapporto con il canale intestinale; le c. mesenteriche, tra i due foglietti del mesentere; la c. wollfiana, situata nel legamento largo dell’utero. Le c. acquisite sono dovute a traumi, processi infiammatori, neoformativi ecc.; ne fanno parte: c. sinoviali, in corrispondenza di un’articolazione, per estroflessione della membrana sinoviale; c. sierose, contenenti liquido sieroso, fluido, chiaro; c. ematiche, contenenti sangue; c. linfatiche, contenenti linfa; c. da ritenzione, a seguito dell’occlusione cronica di un condotto ghiandolare, con accumulo del secreto (per es., c. sebacee); c. parassitarie, dovute a Cestodi (per es., c. da echinococco); c. chilose, contenenti la linfa del dotto toracico; c. ovariche; c. colloidi, tipiche nel terzo ventricolo cerebrale.

Malattia cistica Condizione morbosa, di origine probabilmente congenita, che si manifesta a carico di organi diversi con un caratteristico quadro anatomo-patologico costituito dalla presenza di numerose c. di varia forma e grandezza, solitamente a contenuto liquido più o meno denso.

zoologia Particolare aspetto morfologico (forma cistica) presentato dai Protozoi in seguito a un processo d’ incistamento, consistente nell’elaborazione di una capsula protettiva. È considerato come una forma di resistenza a condizioni ambientali sfavorevoli ma può anche costituire semplicemente una fase dello sviluppo dei Protozoi.

Stadio della vita di vermi parassiti (Trematodi, Cestodi), che si intercala nel loro ciclo biologico quando la larva entra nello stadio di forma vescicolare, trasformandosi in cisticerco e cisticercoide. Alla parete della c. contribuiscono anche i tessuti dell’ospite che reagiscono alla presenza del parassita.

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