Civitavecchia

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Comune della prov. di Roma (71,9 km2 con 51.925 ab. nel 2008). Porto sul Mar Tirreno (a N di Roma), la cittadina è situata ai piedi dei Monti della Tolfa. Rilevante lo sviluppo industriale (cementificio, industrie alimentari e metalmeccaniche), favorito anche dall’entrata in funzione di due centrali termoelettriche. Il porto ha una duplice funzione: da un lato costituisce la principale testa di ponte del movimento passeggeri per la Sardegna; dall’altro serve essenzialmente ai rifornimenti per Roma e per il centro industriale di Terni. Il tonnellaggio delle merci sbarcate (soprattutto prodotti petroliferi: 5,5 milioni di t) supera largamente quello delle merci imbarcate. Con il potenziamento delle strutture portuali la cittadina si è arricchita di nuove funzioni. Dal 2001 è sede di alcune facoltà universitarie.

È la romana Centumcellae, fondata da Traiano verso il 106 d.C. come porto dell’Etruria meridionale. Sede vescovile sin dal 4° sec., fu fortificata dai Bizantini nel 6° secolo. Distrutta dai Saraceni (9° sec.), la popolazione vi fece ritorno alcuni decenni più tardi mutandone il nome in quello di Civitas vetula. Fu castello e porto fortificato fino al 1431 quando, assediata per mare e per terra, capitolò entrando a far parte dello Stato pontificio di cui divenne il massimo porto militare. Nel 1849 e nel 1867 vi sbarcarono le truppe francesi intervenute a difesa del potere temporale dei papi.

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