BIAGI, Clemente

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 9 (1967)

BIAGI, Clemente

Giuseppe Pignatelli

Nato a Cremona nel 1740, entrò nell'Ordine camaldolese a Faenza, insieme con l'amico e concittadino Isidoro Bianchi. Dopo aver compiuto gli studi di teologia a Ravenna, nel 1764 fu trasferito nel monastero romano di S. Gregorio al Celio. Nel 1765 il dotto A. Gioannetti, allora abate del monastero camaldolese di Ravenna. lo volle vicino a sé come lettore di teologia. In questo periodo collaborò alle Novelle letterarie fiorentine con alcuni articoli di archeologia sacra (cfr. XXIX [1768], coll. 378-382, 394, 397, 409-412; XXX [1769], coll. 342-345) e scrisse un opuscolo teologico (Dissertatio adversus novum systema P. D. Ignatii Ludovici Blanchi C. R. de remedio aeternae salutis pro parvulis in utero clausis sine baptismate morientibus,Faventiae 1770), in cui sostenne la dottrina agostiniana contro le ardite proposizioni del Bianchi. Richiamato a Roma probabilmente nel 1771, dopo aver insegnato teologia e diritto canonico nei collegi dell'Ordine, il B. divenne lettore di teologia nel collegio di Propaganda Fide. Entrato a far parte di quel gruppo di eruditi che si era raccolto intomo a Stefano Borgia, si distinse per alcuni scritti di archeologia e soprattutto come polemista intransigente nel difendere i privilegi della Chiesa cattolica.

Particolarmente in tema di diritto canonico, il B. sosteneva, in polemica con i regalisti, l'assoluta incompetenza dello Stato nei riguardi del matrimonio fra cattolici, che doveva essere regolato dall'autorità ecclesiastica secondo i dettami del Concilio tridentino (Defensio Tridentinorum canonum de Ecclesiae potestate in dirimentia matrimoniorum, impedimenta adversus Launoium, Tamburinium, Nessium, aliosque recentiores,Hierapoli 1786; Nuova difesa dei canoni III e IV della sess. XXIV del concilio di Trento,s.l. 1788; Terza difesa dei canoni trentini sugli impedimenti matrimoniali contro gli erronei libercoli stampati di recente in Napoli,Megalopoli 1789).

Nel 1785 il B. fu tra i fondatori del Giornale ecclesiastico di Roma,che fino al 1798 svolse una vivace lotta contro il giansenismo, l'illuminismo e il giacobìnismo: egli si occupò soprattutto di archeologia cristiana, storia ecclesiastica e diritto canonico. Nella polemica che si svolse in Italia, dopo lo scoppio della Rivoluzione francese, sull'origine del potere civile, il B. si inserì pubblicando in due volumi Il sistema del patto sociale sostenuto dal ch. ab. Spedalieri confutato coi suoi principii, Assisi (ma Roma) 1793.

Appoggiandosi al precetto paolino che ogni autorità viene da Dio per negare l'origine contrattualistica del potere civile, il B. respingeva anche la teoria dell'inalienabilità dei diritti naturali, affermando - a proposito dei diritto di proprietà - che la religione cristiana, superiore alla ragione naturale, obbliga l'individuo a spogliarsi del superfluo per darlo a chi si trova in grave necessità.

Altra notevole fatica del B. fu la traduzione italiana dei Dictionnaire de théologie,formato dagli articoli che il Bergier aveva compilato per la grande Encyclopédie;nell'edizione romana, pubblicata tra il 1794 e il 1803, ampliò molte voci correggendo le proposizioni intinte di gallicanismo e sostenendo l'infallibilità pontificia.

Soppresso nel giugno 1798 il Giornale ecclesiastico,ilB. rimase a Roma fino al marzo 1799, allorché fu espulso dalla Repubblica romana sotto l'accusa di svolgere, propaganda controrivoluzionaria. Recatosi a Milano, vi redasse dall'ottobre 1799 al settembre 1800 il periodico reazionario Giornale ecclesiastico universale.Con la restaurazione della Repubblica cisalpina visse nell'ombra fino alla morte, avvenuta a Milano nel 1803.

Fonti e Bibl.: Bibl. Apost. Vaticana. Ferraioli 440, f. 274; Novelle letterarie pubbl. in Firenze,XXVI (1765), coll. 646, 787 s.; n.s., I (1770), coll. 434-436; G. Cernitori, Bibl. polemica degli scrittori che dal 1770 sino al 1793 hanno difesi o impugnati i dogmi della cattolica romana Chiesa,Roma 1793, pp. 18 s., 234; G. A. Moschini, Della letter. veneziana,II,Venezia 1806, pp. 92 s., 265; V. Lancetti, Biografia cremonese,II,Milano 1820, pp. 202-214; Id., in E. De Tipaldo, Biogr. d. Ital. illustri,VI,Venezia 1838, pp. 60-65; E. A. Cicogna, Saggio di bibl. venez.,Venezia 1847, p. 695; C. Combi, Saggio di bibl. istriana,Capodistria 1864, p. 266; G. Natali, Il Settecento,Milano 1955, p. 351; S. Rota Ghibaudi, La fortuna di Rousseau in Italia.Torino 1961, pp. 192 s.; H. Hurter, Nomenclator literarius theologiae catholicae,V,coll. 529, 631, Dict. d'Hist. et de Géogr. Ecclés.,VIII,coll. 1365 s.

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