Cocainomania

Dizionario di Medicina (2010)

cocainomania


Tossicomania consistente nella ricerca di particolari stati di ebbrezza mediante l’uso della cocaina. Gli effetti della c. tendono a manifestarsi piuttosto velocemente (fenomeno correlato anche alle modalità di assunzione: masticazione di foglie, inalazione di polvere, iniezione endovenosa, fumo) e comprendono numerosi effetti sulla psiche: accentuata capacità reattiva e percettiva, riduzione del senso di fatica, maggiore resistenza alla fame e alla sete, minore tendenza ad addormentarsi, atteggiamento euforico che può comportare una modalità di agire a rischio (per esempio diminuito senso del pericolo e delle responsabilità individuali), distorsione cognitiva della realtà di varia natura. L’uso prolungato della cocaina genera una quadro di natura paranoide, con ansia, depressione, dimagramento, impotenza e riduzione della libido, fino a convulsioni allucinatorie, infarto miocardico, arresto del respiro (quadro da overdose). Un carattere tipico del cocainomane è la perforazione del setto nasale. Le acquisizioni sul sistema immunitario hanno dimostrato un grave danno della risposta in caso di assunzione prolungata di cocaina. La c. inveterata porta al quadro di dipendenza cronica.