Colonia

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(ted. Köln) Città della Germania (995.397 ab. nel 2007) nel Land Nordrhein-Westfalen. Sorta in un punto di convergenza di varie strade, sulla sinistra del Reno, a partire dalla fine del 19° sec. si è espansa anche sulla destra, inglobando parecchi altri centri originariamente separati. La città è la quarta del paese per numero di abitanti e una delle più antiche. Costituisce ormai di fatto un unico complesso urbano con le vicine agglomerazioni di Düsseldorf e Bonn, complesso che a sua volta saldandosi con la conurbazione della Ruhr forma un’unica grande regione urbana Reno-Ruhr, nella quale si concentrano oltre 11 milioni di abitanti. È grande città industriale, con stabilimenti meccanici (automobili, carri ferroviari, macchine agricole), chimici, impianti di raffinazione del petrolio (vi giunge l’oleodotto proveniente da Wilhelmshaven) e un’antica tradizione nel settore della profumeria ( acqua di C.). Il solido apparato industriale ha richiamato forti correnti immigratorie, con la conseguente formazione di cospicue comunità di immigrati, tra cui, numerosissima, quella turca. Molto sviluppato è pure il terziario commerciale, con importanti manifestazioni fieristiche. C. è nodo ferroviario e autostradale (oggi il più importante del paese per traffico di merci); attivissimo porto sul Reno (movimento merci di oltre 8 milioni di t annue). È sede della seconda università tedesca, fondata nel 1388.

Il primo nucleo di C. fu un centro fortificato costituito da Agrippa nel 38 a.C. trasportando gli Ubi dalla destra alla sinistra del Reno. Nel 50 d.C. assurse a colonia su iniziativa di Agrippina, moglie di Claudio, che vi era nata (Colonia Agrippinensium). Divenne presto il centro principale della regione, in cui risiedeva il legato dell’esercito della Germania inferiore. Semidistrutta da Franchi e Alamanni (353), cadde definitivamente in mano dei Franchi nel 456. Eretta a sede arcivescovile da Carlomagno, nell’881 fu distrutta dai Normanni. Politicamente sottoposta ai re di Germania, nel 10° sec. divenne possesso feudale dei suoi arcivescovi, ai quali strappò una prima Costituzione comunale aristocratica. La lotta fra la borghesia e gli ecclesiastici ebbe fasi di grande asprezza nel 13° sec., e si concluse con la vittoria della prima nel 1297, allorché C. fu dichiarata città libera dell’impero; come tale si sviluppò nel 14° e 15° sec. quale centro importante del commercio internazionale, mentre le corporazioni riuscirono a impadronirsi del potere, democratizzando la Costituzione nel 1396. La partecipazione alla guerra di Borgogna (1474-77) provocò gravi danni al commercio. Durante la Riforma, la popolazione difese il cattolicesimo e l’autonomia contro gli arcivescovi Ermanno di Wied e Gebhard Truchsess di Waldburg, che volevano passare al protestantesimo; si assoggettò poi ai Wittelsbach di Baviera, che in cambio del loro appoggio assunsero la carica di arcivescovi di C. fino al 1761. Occupata dai Francesi (1794), con il trattato di Parigi passò alla Prussia (1814). Dopo la Prima guerra mondiale gli Inglesi la occuparono fino al 1926. Nella Seconda, distrutta dai bombardamenti alleati, fu occupata dagli Americani nel 1945.

L’oppidum Ubiorum era di pianta rettangolare, con rete stradale regolare, circondato da un fossato e da un muro con una torre (Ubiermonument). All’interno era l’Ara Ubiorum, punto focale del santuario centrale della provincia germanica. Della colonia romana rimangono tratti delle mura in pietra, erette tra il 70 e il 90 d.C., interrotte da 11 porte e rinforzate da 21 torri (la Römerturm, rifatta nel 3° sec. d.C., perfettamente conservata). Sono stati scavati resti di diversi edifici pubblici monumentali, come le terme e il praetorium, sede del governatore della provincia, decorato con affreschi e mosaici. Sulle rive del Reno si ergevano il tempio di Marte e il Capitolium (resti del tempio della Triade Capitolina sono sotto l’attuale chiesa di S. Maria im Kapitol), mentre è stato individuato un quartiere industriale e vasti cimiteri, utilizzati, per la maggior parte, dal 1° sec. d.C. fino all’epoca dei Franchi. Nel 310-15 Costantino fece costruire un ponte che collegava C. alla sponda orientale del Reno. Notevole il mosaico con scene bacchiche della casa detta ‘di Dioniso’, trovata dove poi sarebbe sorto il Römisch-Germanisches Museum che ospita ricchissime collezioni di sculture, ceramica, vetri: attività artigianali in cui C. primeggiava.

Nonostante le gravissime perdite la città conserva, restaurati o ricostruiti nel dopoguerra, monumenti del periodo medievale: all’interno delle mura del 12°-13° sec. (abbattute nel 1881 e sostituite dalla grande arteria, Ring, oltre la quale si è sviluppata la città moderna) si trovano il duomo e le numerose chiese capitolari e conventuali che testimoniano con i loro arredi e tesori l’importanza della città nel campo della miniatura, dell’oreficeria, dell’arte delle vetrate, della pittura e scultura monumentale e per la scuola di pittura che si sviluppò tra 14°-16° secolo. Il duomo, sorto su una costruzione carolingia, fu iniziato nel 1248 riprendendo lo schema gotico della cattedrale di Amiens (il coro fu consacrato nel 1322, ma la costruzione, interrotta nel 1560 e ripresa soltanto nel 19° sec., fu completata nel 1880; all’interno il prezioso reliquiario dei Re Magi di N. de Verdun, statue di Cristo, della Vergine e degli apostoli del 14° sec., vetrate del 13° e 14° sec., grande pala di S. Lochner ecc.); St. Gereon, edificio di pianta ellittica (4° sec.), fu ampliato nell’11° sec. (cripta con notevole mosaico pavimentale; coro sopraelevato) e nel 12° (abside affiancata da torri), mentre nel 13° il corpo decagonale centrale fu risistemato coprendolo con volte sostenute da contrafforti. St. Aposteln, edificata nell’11° sec. in forma basilicale a doppio coro, fu ricostruita (1199-1219) con possente corpo absidale triconco e alto tiburio ottagonale sulla crociera. St. Pantaleon è tra gli esemplari più significativi dell’architettura ottoniana (Westwerk, consacrato nel 980). St. Maria im Kapitol, chiesa del complesso monasteriale femminile fondato alla fine del 7° sec. sulle rovine di un tempio romano, ebbe massimo splendore nel 10°-11° sec. (Westwerk, cripta, grandioso triconco absidale; preziose porte lignee). St. Severin (11°-15° sec.) e St. Maria Lyskirchen conservano affreschi del 13° secolo. Tra i pochissimi edifici civili superstiti è il vecchio Rathaus con loggia rinascimentale di W. van Vernucken.

Nel secondo dopoguerra intensa è stata l’attività costruttiva di nuovi edifici, dai ponti sul Reno (di Deutz, St. Severin) al teatro dell’Opera (1957, W. Riphahn), al conservatorio (1969-76, Werkgruppe 7), alla rotonda nel complesso Gerling nei pressi di St. Gereon (1961-66, A. Breker, F.H. Sobotka, G. Müller); dagli edifici industriali ai complessi residenziali sia al centro (quartiere um Gross St. Martin, 1969-79, J. e M. Schürmann) sia nelle zone più esterne (complesso a Chorweiler, 1967-75, G. Böhm). Tra i complessi museali più ricchi, oltre al Römisch-Germanisches Museum, il complesso museale del Wallraf-Richartz Museum e del Museum Ludwig (1960, R. Schwarz; nuova ala, 1980, J. Stirling; nuova sede 2001, O.M. Ungers), lo Schnütgen Museum (ospitato nella chiesa St. Cäcilien), il Museum für ostasiatische Kunst (1969-77, K. Mayekawa).

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