COLTELLO

Enciclopedia Italiana (1931)

COLTELLO (dal lat. cultellus diminutivo di culter; fr. couteau; sp. cuchillo; ted. Messer; ingl. knife)

Lina MONTALTO
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Strumento costituito da una lama d'acciaio innestata in un manico, usato come utensile e come arma fin dai tempi più antichi. Spesso il manico, come negli ordinarî coltelli da tavola oggi in uso, è della stessa materia della lama e fa corpo con essa. Fra i coltelli il cui mamco è di materia diversa dalla lama (corno, legno, avorio, ecc.) si hanno coltelli "fermi", cioè col manico fisso, altri "serratori" o a "serramanico", cui il manico fa da custodia, e infine a scrocco, cioè senza serratori o fermi a volontà. La fabbricazione dei coltelli costituisce un ramo assai fiorente dell'industria (v. coltelleria).

Preistoria e antichità. - Tra gli strumenti dell'età litica si dà il nome di coltello ad alcune lame di selce di forma allungata, con uno o ambedue i bordi lunghi taglienti. Ma la forma caratteristica del coltello, che fondamentalmente rimane poi immutata attraverso i tempi, la si ritrova per la prima volta nell'età del bronzo: essa si distingue da quella della spada soprattutto per la lama corta e tagliente su uno solo dei lati; questo lato tagliente è d'altra parte sempre più o meno ricurvo, quasi mai rettilineo, e la curvatura si accentua talvolta fino a dare alla lama la forma lunata, come nei cosiddetti rasoi della civiltà villanoviana. Il coltello era sempre munito di manico, corto anch'esso e fatto di legno o di osso. Greci e Romani usarono il coltello sia per gli usi quotidiani della vita, sia come strumento per il sacrificio, sia come arma per la caccia. Il coltello comune era di ferro o di bronzo, con manico pure di metallo o di osso, molto spesso ornato di figure e di decorazioni in materiali preziosi; la lama era piccola, leggermente ricurva, talvolta ripiegabile entro il manico, come nei moderni temperini. Il coltello per il sacrificio aveva invece generalmente la lama molto larga, di forma quasi triangolare, e il manico corto e grosso (v. secespita). I testi e le rappresentazioni figurate ci dicono inoltre dell'esistenza di coltelli destinati ad usi particolari, come ad es. quelli per la tavola, e quelli per il taglio e la toletta delle unghie.

Medioevo ed età moderna. - A guisa di piccola daga fu usato nel Medioevo ed oltre, fino al sec. XVI, che volle altresì il coltello da caccia talvolta ricurvo alla punta: ed ebbe il manico variamente adorno. Ma più furono decorati i coltelli da tavola, che, in certo periodo, usarono anche portati alla cintura e racchiusi in custodie di cuoio ornato. Nel sec. XIII il coltello già si presenta decorato con amorosa cura nel manico d'avorio, di osso o di metallo prezioso. La lama era di varia forma - nei coltelli da tavola - dai grossi trincianti appaiati per dividere le vivande, al coltello più piccolo per tagliar tendini e nervi, al coltello da pane, al coltello a punta; e talvolta (secoli XV e XVI) fu anche essa adorna di graffiti e di ageminature. Il manico, a seconda della materia, fu decorato d'intagli, d'incrostazioni, di trafori, di nielli, di smalti con stemmi, con insegne gentilizie, con imprese, con figure sempre più riccamente dal principio del sec. XV al XVI, come testimoniano gli esemplari nel Museo nazionale di Firenze, nel Museo civico di Venezia, nel Victoria and Albert Museum e nel British Museum a Londra, il quale conserva la coltelliera del duca Giovanni di Borgogna (1419). E nei coltelli, come in tanti altri oggetti preziosi, si ritrovano in modi squisiti tutte le varietà dell'arte. Per la bontà delle lame e il pregio artistico dei manici i coltelli italiani non la cedevano a quelli di Francia o di Germania o di altri paesi, come è affermato dal Garzoni nella sua Piazza universale.

Il sec. XVII usò più florida maniera nel trattare i bei mamci d'avorio, nel cesellarli in metallo, nel comporli a figura con esuberanza di motivi. Il sec. XVIII usò per il manico anche la porcellana; ed ebbe manici di madreperla specialmente nel coltello da toletta. La nostra epoca ha aggiunto agli altri il coltello da carta o tagliacarte, che è spesso finemente lavorato e veramente artistico.

V. tavv. CLXXVII e CLXXVIII.

Bibl.: E. Viollet-le-Duc, Dict. de l'ameublement français, I, Parigi 1872; J. Labarte, Hist. des arts industriels au Moyen âge et à l'époque de la Renaissance, Parigi 1872-75; V. Gay, Glossaire archéol. du Moyen âge et de la Renaissance, Parigi 1928; H. Havard, Dict. de l'ameublement ecc., Parigi 1887-90.

Il coltello eucaristico. - Il coltello eucaristico (ἁγία λόγχη, lancea, gladiñlus) serve nella liturgia orientale a separare dalla massa dal pane la piccola fetta destinata alla consacrazione. Ha la lama in forma di lancia e il mamco in forma di croce.

Coltelli di questa specie dovettero essere poco usati in Occidente, mentre sono tuttora in uso, seppure in forma un poco diversa, nella chiesa greca.

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